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    Inter, Conte: 'Felice per chi ha giocato meno, potevamo vincere al 90'. Lukaku e Hakimi non stavano bene, la Juve...' VIDEO

    Inter, Conte: 'Felice per chi ha giocato meno, potevamo vincere al 90'. Lukaku e Hakimi non stavano bene, la Juve...' VIDEO


    Dopo il 2-1 ottenuto contro la Fiorentina nella gara valida per gli ottavi di Coppa Italia, il tecnico dell'Inter Antonio Conte ha parlato a Inter Tv. Queste le sue dichiarazioni: "Qualificazione meritata che poteva anche arrivare al 90', perché abbiamo comunque avuto occasioni importanti. Però va bene così, i ragazzi sono stati bravi, hanno giocato 120 minuti con buon ritmo, intensità e organizzazione. Sono soddisfatto. Sono contento anche per quei calciatori come Kolarov che ha avuto il Covid e non faceva una partita dall'inizio da tanto o per lo stesso Ranocchia. Hanno risposto bene a testimonianza del fatto che sono ragazzi seri che tengono all'Inter, si allenano bene e sono contento di allenare". 

    Aveva preannunciato un turnover, che risposte ha avuto?
    "Sicuramente positive. Come ho detto in conferenza ieri oggi è scesa in campo la migliore Inter in base a delle scelte che derivavano da infermeria e forze fisiche. De Vrij, Barella, Brozovic venivano da un tour de force importante, Romelu sta cercando di smaltire un problemino, aveva giocato a parte negli ultimi giorni, Hakimi ieri aveva 38 di febbre... Abbiamo assemblato una formazione importante per passare il turno. Abbiamo avuto una risposta positiva da parte di tutti. Sono contento perché è gruppo di ragazzi che è coinvolto nella sua totalità con un unico obiettivo che è quello di fare sempre meglio".

    Centoventi minuti di gara, dispendio di energie non ideale in vista della Juve?
    "C'è un aspetto positivo, il fatto di passare il turno su un campo difficile come quello di Firenze. Quando vinci è energia allo stato pure che ti ricarica. Questi ragazzi nelle ultime undici partite di campionato ne hanno vinte 8, pareggiato in casa della Roma e perso con la Samp. Spesso si rischia di bruciare energie nervose perché tante volte quello che fai non basta mai. Era importante qualificarci e questa è energia allo stato puro. La partita è una partita che dà stimoli, misura le nostre ambizioni e adesso recuperiamo e cerchiamo di prepararla al meglio". 

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