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    Condizione, pericoli e fattore Joao Mario: come sta il Benfica

    Condizione, pericoli e fattore Joao Mario: come sta il Benfica

    • Federico Albrizio
    Vigilia di Champions League per l'Inter, che vola nuovamente in Portogallo. Da Porto a Lisbona, perché dopo i Dragoes agli ottavi l'urna di Nyon ha messo il Benfica sul cammino dei nerazzurri. Domani, martedì 11 aprile, l'andata dei quarti di finale e la squadra di Simone Inzaghi arriva con l'umore da risollevare dopo un periodo estremamente complicato. Il pareggio in casa della Salernitana ha portato a sei le partite senza vittoria in tutte le competizioni, la peggior striscia da febbraio 2018 (in quel caso 10), e si cerca la riscossa nella massima competizione europea. L'Inter non ride, ma come sta il Benfica in vista del confronto?

    QUASI IMBATTIBILI - La stagione delle Águias di Roger Schmidt è straordinaria e i numeri lo confermano in maniera inequivocabile. Il Benfica è primo nella Liga portoghese con sette punti di vantaggio sul Porto secondo in classifica, un primato che anche la sconfitta interna con i Dragoes di venerdì scorso (che ha messo fine a una striscia in campionato di 10 vittorie consecutive e 12 risultati utili di fila con 11 vittorie e un pareggio) può difficilmente mettere in discussione a sette giornate dalla fine del campionato. Eppure il trionfo del Porto assume una rilevanza particolare, non tanto perché si tratta della seconda sconfitta in campionato (completano 23 vittorie e 2 pareggi), ma perché ha fatto crollare l'imbattibilità del Benfica al Da Luz. La squadra di Schmidt infatti aveva perso solo in altre due occasioni in stagione, ma entrambe le occasioni era accaduto lontano dalle mura di casa, sempre contro il Braga: in campionato il 30 dicembre (3-0) e ai rigori in Taça de Portugal, la Coppa di Lega portoghese. Caduta l'imbattibilità casalinga in patria, resta da difendere quella in Champions League dove il Benfica non ha ancora perso in questa stagione: quattro vittorie su quattro nella fase di qualificazione, quattro vittorie e due pareggi (entrambi contro il Paris Saint-Germain) nella fase a gironi in cui ha chiuso davanti al PSG e ha relegato la Juventus al terzo posto - e dunque alla retrocessione in Europa League, due vittorie agli ottavi contro il Bruges. Impressiona anche il rapporto tra gol fatti e subiti in questa stagione: in campionato sono 68 le reti realizzate e 16 quelle concesse, in Champions sono 35 i gol realizzati e 10 quelli subiti, con quattro clean sheet messi insieme dalla fase di qualificazione agli ottavi

    EMERGENZA DIFESA - Eppure la difesa è quella che maggiormente preoccupa Schmidt in vista dell'Inter. Non ci sarà una colonna portante come Nicolas Otamendi, squalificato per la gara d'andata al Da Luz, e al suo posto giocherà uno tra Verissimo e Morato. Non ci sarà neppure il terzino destro Alexander Bah: il laterale danese-gambiano, che può essere dirottato all'occorrenza al centro, ha rimediato una lesione al legamento collaterale che lo terrà fuori dal doppio confronto con i nerazzurri. E' sulla via del recupero il duttile Mihailo Ristic, alle prese con problemi muscolari, ma l'attenzione è tutta per Alejandro Grimaldo: il terzino mancino spagnolo, in scadenza e seguito dalle big italiane (Juventus, Roma e anche l'Inter) ha lavorato in palestra anche oggi, è a disposizione ma non è al meglio. Problemi per la retroguardia, ma il Benfica conta assenze importanti anche nel reparto offensivo: non ci sarà Julian Draxler, che ha chiuso anzitempo la stagione e l'avventura a Lisbona (rientrerà al PSG al termine del prestito) per l'infortunio alla caviglia che lo ha costretto all'intervento chirurgico, può andare almeno in panchina Gonçalo Guedes, di ritorno dal problema al menisco che lo ha fermato a inizio marzo.

    GIOIELLI IN VETRINA - Noie per Schmidt, che però può comunque contare sui pezzi da novanta della sua rosa. In difesa tutto è affidato ad Antonio Silva, il centrale classe 2003 che ha strabiliato nella prima parte della stagione. E' ritenuto uno dei crac più importanti del calcio portoghese, da novembre nel giro della nazionale maggiore, e inevitabilmente uno dei nomi più intriganti in chiave mercato: la Premier League (Aston Villa e Liverpool) gli ha messo gli occhi addosso, lo stesso hanno fatto Juventus, Napoli e Real Madrid, con il Benfica che ha fissato a 50 milioni di euro la cifra minima per sedersi al tavolo delle trattative. Davanti, il punto di riferimento assoluto è Gonçalo Ramos. Il classe 2001 è una macchina da gol, sono 25 con 11 assist complessivi in tutte le competizioni nel 2022/23, anche se in questa Champions si è sbloccato solo all'ultima giornata della fase a gironi, contro il Maccabi Haifa, per poi mettere a segno due assist nel doppio confronto con il Bruges agli ottavi, con doppietta nella sfida di ritorno al Da Luz. Ora cerca la definitiva consacrazione, così come David Neres che a Lisbona è tornato ad altissimi livelli, andando in doppia cifra di gol e assist in tutte le competizioni (12 e 12). In Champions l'ex Ajax ne ha messi a segno tre come Ramos, quello decisivo alla Juventus all'andata della fase a gironi e i due contro il Bruges nel doppio confronto agli ottavi, pur giocando solo poco più di un tempo tra andata e ritorno.

    FATTORE JOAO MARIO - Il più grande pericolo per l'Inter, però, è il grande ex, quel Joao Mario che a Milano non ha lasciato un grandissimo ricordo ma che al Benfica è letteralmente rinato. Titolare inamovibile per Schmidt, il centrocampista si è trasformato anche in una costante minaccia offensiva. E i suoi numeri sono impressionanti, con 23 gol e 12 assist complessivi in tutte le competizioni. Ma se le 17 marcature in campionato sono già notevoli, a stupire ancor di più è il titolo di capocannoniere delle Águias in questa Champions: sono 6 le reti messe a segno finora, non ha timbrato il cartellino nelle qualificazioni (dove ha comunque messo a segno 3 assist in quattro gare e nelle gare d'andata con Maccabi Haifa e PSG ai gironi. Proprio la sfida interna con i parigini è l'ultima gara a secco per Joao Mario, che è andato in rete in tutte le ultime cinque partite nella massima competizione europea (a Parigi, contro la Juventus in casa - a cui aveva già segnato a Torino -, contro il Maccabi ad Haifa, contro il Bruges andata e ritorno). Il gol dell'ex è proprio il più grande timore dei tifosi nerazzurri in vista dello scontro con il Benfica al Da Luz: Joao Mario è il pericolo numero uno per l'Inter.

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