Inter, come fare un grande mercato nonostante il fair-play finanziario
FATTURATO E AREA COMMERCIALE - Come? Di certo non diminuendo le spese, ma aumentando i ricavi. Lo studio Football Money League di Deloitte colloca l'Inter al 19esimo posto nella classifica per fatturato 2015/2016 con 179,2 milioni, 14,4 milioni in più rispetto ai 164,8 milioni della stagione precedente (+ 8,7%). Questa crescita non basta. Da quando tre anni fa Thohir è diventato presidente al posto di Moratti, il fatturato del club nerazzurro è cresciuto del 10,4% grazie ai diritti tv (+17,1 milioni) e ai ricavi da stadio (+ 6,3 milioni). Il dato negativo riguarda invece i ricavi commerciali con 13 milioni in meno: 54,9 milioni (-19,1%), quasi la metà rispetto a Juventus e Milan che superano quota 100 milioni. Evidentemente l'arrivo di quattro dirigenti ex Manchester United (Williamson, Gandler e Williams oltre al già silurato Bolingbroke) non è bastato per la svolta. Anche perché la Premier League inglese è un prodotto venduto meglio all'estero, dove riscuote più appeal rispetto alla Serie A italiana.
I PIANI DI SUNING - L'avvento di Suning può cambiare le cose grazie a una collaudata rete di vendita sul mercato orientale. Basti pensare al recente accordo con una multinazionale dell'elettronica come TCL Corporation, che prevede pure la produzione di 5 milioni di televisori a 65 pollici griffati Inter. Intanto Suning ha messo il proprio nome sulle divise d'allenamento e alla Pinetina di Appiano Gentile, versando nelle casse del club nerazzurro 15 milioni di euro a stagione fino al 2020.
SAN SIRO E CHAMPIONS - Per il futuro c'è poi un progetto di ristrutturazione dello stadio Meazza, per renderlo più moderno e fruibile tutti i giorni, ma bisogna fare i conti con il Milan e col Comune. Un'altra via (più breve) per aumentare le entrate è tornare in Champions League. Senza dimenticare la possibilità di ridiscutere i termini con l'Uefa sul fair-play finanziario, presentando un nuovo piano industriale triennale perché nel frattempo è cambiato l'azionista di maggioranza. A maggior ragione se a fine stagione Thohir dovesse uscire definitivamente di scena lasciando la presidenza. Il modello di riferimento dell'Inter è a Manchester: un po' City e un po' United.
@CriGiudici