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    Inter, concluso il vertice in sede tra i dirigenti e Inzaghi con Oaktree

    Inter, concluso il vertice in sede tra i dirigenti e Inzaghi con Oaktree

    • Pasquale Guarro
    Simone Inzaghi è stato nella sede dell'Inter di Viale della Liberazione dalle ore 15.30 alle 18. Il tecnico piacentino ha partecipato al primo summit con i rappresentanti della proprietà appena insediatasi. Chiusa martedì scorso l'esperienza di 8 anni di Suning, dopo che l'ex presidente Steven Zhang non è riuscito a rimborsare il prestito da quasi 400 milioni di euro (interessi compresi) concessi da Okatree, il fondo statunitense a provveduto ad escutere il pegno, sotto forma del pacchetto di maggioranza del club campione d'Italia. In attesa di tenere il primo consiglio di amministrazione, previsto per il prossimo 4 giugno, che nominerà un nuovo organigramma ma manterrà nei rispettivi ruoli gli attuali dirigenti, oggi c'è stata una prima presa di contatto con l'area sportiva per definire le strategie in vista del futuro. 

    PASSAGGIO DI CONSEGNE - In viale della Liberazione sorge un nuovo sole, si è passati dal leoncino di Suning alla grande quercia di Oaktree, fondo americano che si è presentato al popolo nerazzurro come meglio non avrebbe potuto, ovvero dichiarando piena fiducia alla classe dirigente che in questi anni ha fatto fronte alle poche risorse economiche con competenza, coraggio e buone idee. Marotta, Ausilio e Baccin come le corde agli angoli delle strade più esposte alla bora, strumento di sostegno indispensabile a non interrompere la marcia. Attenzione, però, perché i moschettieri nerazzurri non sono tre, bensì 4 e gran parte dei meriti per i successi ottenuti sono ascrivibili a Simone Inzaghi, allenatore dell’ultimo triennio. 
    GLI ARGOMENTI - Ecco perché, subito dopo aver incontrato gli amministratori delegati, gli esponenti di Oaktree si sono affrettati per fare altrettanto con il tecnico nerazzurro, ritenuto importante tanto quanto la dirigenza. Già prima della fine del campionato, l’appuntamento era stato fissato per oggi. Diversi gli argomenti affrontati insieme: dal futuro del club a quello dello stesso allenatore, in attesa del rinnovo. E poi c’è il mercato, da condurre con il solito criterio di sostenibilità, anche se da questo punto di vista Inzaghi si aspetta probabilmente un piccolo regalo di presentazione da parte della nuova proprietà. Non un extra budget, ma lo spostamento di qualche paletto al fine di raggiungere subito alcuni obiettivi di mercato per poi rientrare con calma nei ranghi. 

    DUE OPERAZIONI - Più che un faccia a faccia si è trattato di un meeting, visto che tutto si è svolto in presenza dell’intera dirigenza. Un modo per confrontarsi sulle esigenze e sulle linee guida, trovando una strategia comune e condivisa da tutti. La nuova Inter nasce così, facendo leva sulla solidità delle certezze acquisite e sull’entusiasmo di una proprietà che ha promesso di esserci. Inzaghi non chiederà la luna, ma un attaccante sì. Meglio se di nome fa Albert e di cognome Gudmundsson. Ausilio e Baccin, invece, vorrebbero portare avanti l’operazione Bento. Ecco, se Oaktree dovesse dare il via ad entrambe le operazioni sarebbe un meraviglioso biglietto da visita.  
     

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