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    Inter, che prova di forza! A Roma come a Napoli: quando il segnale arriva nel momento decisivo

    Inter, che prova di forza! A Roma come a Napoli: quando il segnale arriva nel momento decisivo

    • Pasquale Guarro
    Un anno fa di questi tempi l’Inter realizzava concretamente quanto forte fosse battendo 3-0 il Napoli al Maradona. A distanza di dodici mesi i nerazzurri hanno affrontato una sfida simile, contro una squadra meno attrezzata rispetto a quella campana, ma tra le più in forma del nostro campionato, visto che la Lazio di Baroni arrivava dal doppio successo (Coppa Italia e campionato) proprio contro gli uomini di Conte e dalla lezione di gioco impartita all’Ajax. Mentre la squadra di Inzaghi aveva deluso in Champions, per gioco e risultato, contro il Leverkusen. E allora la sfida dell’Olimpico appariva un po’ come crocevia, forse la più complessa tra quelle affrontate dall’Inter in questa stagione, per il periodo di forma dell’avversario e per il momento nerazzurro, considerando inoltre che L’Inter, fatta eccezione per la sfida di inizio campionato contro l’Atalanta, a differenza dell’anno scorso, ha fatto molta fatica negli scontri diretti. 

    LO SWITCH - E in effetti i primi 30 minuti dell’Olimpico sembravano fotografare perfettamente il momento delle due squadra, gli uomini di Baroni, sostenuti dal pubblico di casa, giocavano un calcio più aggressivo e fluido rispetto ai nerazzurri, contratti e schiacciati, esposti alle avanzate di Isaksen e graziati da Noslin che a centro area fallisce un’occasione enorme. La partita cambia quando Mario Gila è costretto a lasciare il campo. Al suo posto entra Gigot che regala ai nerazzurri il calcio di rigore realizzato da Calhanoglu. Da quel momento la Lazio si scioglie, sparisce dal campo, perde le misure e i riferimenti, continua ad uscire in pressione alta per prendere l’Inter nella propria metà campo, ma gli uomini di Inzaghi escono sempre a memoria, squarciando la tela biancoceleste in ogni zona di campo. 

    CHE RISPOSTA - L’Inter ne esce rinfrancata, la Lazio, invece, ridimensionata. Giustificata in parte dalle assenze, anche se comunque diventa difficile giustificare un passivo così pesante. Inzaghi dà una risposta significativa al campionato, lì davanti Napoli e Atalanta continuano a correre ed entrambe, ieri, speravano di poter allungare un po’, visto che tra le tre, quella con lo scontro più impegnativo era sicuramente l’Inter, che però ha disintegrato lo scoglio che il calendario le aveva posto di fronte. Adesso i nerazzurri sono attesi dall’impegno in Coppa Italia (19 dicembre contro l’Udinese) e dal doppio impegno di campionato contro Como e Cagliari, prima di partire per Riyad per la Supercoppa. La squadra di Inzaghi sta bene, dopo un primo periodo di difficoltà, adesso le gambe iniziano a girare e anche l’intesa sembra ormai quella dello scorso anno. A Roma se ne è avuta ampia dimostrazione. 

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    Commenti

    (19)

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    dogan
    dogan

    ieri sera sentenza definitiva su questo campionato.. si ragiona già sulla serie a 2025/26.. bbila...

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