Antonio Cassano e l'Inter che passa da Stramaccioni a Mazzarri: ovvero, il concetto di sliding doors applicato al calcio. Ovvero, un destino segnato e che forse non lo è più. Perché oggi, indipendentemente da un contratto che scadrà solo fra un anno, le chance di permanenza all'Inter di Fantantonio non sono assolute, ma neanche più tendenti allo zero: sicuramente più di quelle che gli venivano accreditate un paio di mesi fa, subito dopo lo scontro frontale avuto con il tecnico romano nello spogliatoio alla fine dell'allenamento del 1° marzo.

BURRASCA A BOGLIASCO — Ora, i muri di un altro spogliatoio, quello di Bogliasco, sussurrano di un contatto fisico sfiorato anche fra Cassano e Mazzarri ai tempi della Samp, quando il loro rapporto stava vivendo la fase più tormentata e a tratti burrascosa, una volta passato il periodo di massimo feeling e di stima reciproca totale, riconducibile al primo dei due anni vissuti insieme. Ovvero la stagione 2007-2008, quando la voglia di libertà calcistica insita nel dna di Cassano non aveva ancora iniziato a sbattere contro il rigore o comunque l'attenzione tattica che esige la filosofia del tecnico di San Vincenzo, esaurendo il bonus di pazienza reciproco.