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Inter, Jovetic è un problema
RISCATTO OBBLIGATO - Un anno fa l'attaccante montenegrino era arrivato come uno dei grandi colpi dell'estate nerazzurra. Pronti-via, l'impatto era stato subito ottimo, con tre gol nelle prime due giornate. Quando l'annata della squadra di Mancini ha subito un brusco stop, da gennaio in poi, lo stesso è successo però anche all'ex Fiorentina, finito in panchina. Nei contratti firmati col Manchester City è previsto per l'Inter un obbligo di riscatto fissato a 14,5 milioni di euro, che scatterà automaticamente alla prima presenza nella prossima stagione del classe '89 o, in caso di mancato utilizzo, se l'Inter non occuperà una delle ultime tre posizioni in classifica a dicembre 2016.
COME SHAQIRI - Jovetic nei giorni scorsi ha dichiarato che il suo futuro è all'Inter, ma il nuovo progetto tattico che sembra voler iniziare Mancini, basato sul 4-3-3, difficilmente si sposa con le sue caratteristiche. L'unica opzione è quindi ripetere l'operazione Shaqiri, con soldi ricavati dalla cessione dello svizzero allo Stoke City che furono girati immediatamente al Bayern Monaco per pagarne il riscatto. Il problema è che al momento l'unica squadra che si è fatta avanti seriamente è lo Spartak Mosca, ipotesi che non convince il giocatore, mentre l'Arsenal si è fermato a un timido sondaggio. Un'ipotesi in grado di accontentare tutte le parti può essere rappresentata dallo Zenit San Pietroburgo, che in questi giorni sta parlando coi dirigenti nerazzurri per lo scambio Murillo-Garay. Tante possibilità, con una certezza: una soluzione va trovata al più presto.