Inter, Branca tallone d'Achille
Dopo l'infortunio di ieri sera dello sfortunatissimo Gaby Mudingayi, la diagnosi parla della rottura del tendine d'Achille e stagione finita, Marco Branca dovrà lavorare ancora più intensamente sul mercato per rinforzare la rosa di Andrea Stramaccioni.
La cosa curiosa e casuale è che il centrocampista belga è il terzo calciatore dell'Inter afflitto da un problema, più o meno grave, al tendine d'Achille: prima di lui Dejan Stankovic, che ormai ci convive da mesi e recentemente Walter Samuel hanno dovuto arrendersi a questo fastidioso malanno fisico.
Il direttore dell'area tecnica nerazzurra in questi mesi è stato molto criticato e se si escludono i colpi che di nome fanno Fredy Guarin e Juan Jesus le sue scelte in sede di mercato si sono rivelate sbagliate: Mudingayi, Jonathan, Pereira (pagato 13 milioni), Alvarez, Forlan, Zarate e tanti altri uniti alla pessima gestione del caso Sneijder lo fanno diventare il tallone d'Achille dell'Inter e quindi il punto debole della Beneamata.
Branca ha 3 giorni per fare cambiare idea ai tifosi nerazzurri ma soprattutto a Massimo Moratti che potrebbe anche pensare ad un suo avvicendamento al termine di questa stagione.
Non solo Paulinho, che non è un regista, sul taccuino del dirigente nerazzurro (operazione costosa e rischiosa), ma anche i nomi di Andreolli per rinforzare la difesa e di uno fra Lodi e Nainggolan per dare geometrie e vigore al centrocampo. In attacco il solo arrivo di Rocchi e la probabile partenza di Livaja non fanno dormire sogni tranquilli a Stramaccioni che reclama un altro attaccante, o un giocatore con spiccate doti offensive, visto che Diego Milito non dà ampie garanzie a livello fisico: in quest'ottica piacciono Mauricio Pinilla del Cagliari e Younes Belhanda del Montpellier che l'Inter vorrebbe prendere però a luglio e attenzione ad il probabile ritorno di Samuele Longo attualmente in prestito all'Espanyol.