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Inter, il fenomeno Zanetti che non può partire riserva
Javier Zanetti si appresta a iniziare la sua 18esima stagione nerazzurra. Roba da robot. Un record, per uno dei capitani storici della Beneamata, il terzo giocatore per numero di presenze in serie A (570).
Gli inviati a Pinzolo si sono sperticati nelle lodi per i suoi clamorosi test atletici. Meglio dello scorso anno, si dice. A quasi 39 primavere merita un applauso, non c'è che dire. Ma la domanda che tutti si dovrebbero fare è: quanto può essere ancora utile all'Inter uno Zanetti in campo?
In una squadra che vuole rinnovarsi a tutti i costi (Julio Cesar ne sa qualcosa...), è positivo avere nell'11 titolare un leader quasi 40enne? E premesso che chi conosce bene lo spogliatoio dei nerazzurri sa quanto il vero comandante in campo sia Cambiasso, Zanetti in che posizione dovrebbe giocare?
Da terzino non si cimenta da un po' di tempo, se non sporadicamente. E, francamente, mandare via Maicon per far spazio a Zanetti cozzerebbe con la natura del progetto stesso di Stramaccioni. Mentre a sinistra, ci sono Nagatomo e Mbaye in rampa di lancio. Due che potrebbero rappresentare il futuro nerazzurro.
Niente fascia, dunque. Ma in mezzo c'è spazio? Con il nuovo schema a due mediani, Zanetti deve battere la concorrenza dell'amico Cambiasso, di Guarin, di Obi e di Mudingayi. Difficile anche qui. E allora? Semplice, dopo 17 anni Zanetti potrebbe partire, almeno sulla carta, in panchina. In fondo, a quasi 40 anni, un po' di riposo fa bene anche a un robot come lui.