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Inter, Barella e quella coraggiosa sentenza. Adesso Conte lo vuole leader nel derby
VERDETTO IMMEDIATO - “Nicolò Barella è un potenziale capitano dell’Inter”, hanno immediatamente sentenziato uomini della società. Per appartenenza, approccio positivo al lavoro, qualità umane e tecniche. Ai tempi poteva sembrare un giudizio affrettato, ma il tempo ha dato un peso e una credibilità diversa a quelle parole. Perché oggi Barella è un punto fermo di Antonio Conte all’Inter e di Roberto Mancini in Nazionale. L’ex Cagliari cresce partita dopo partita e per lui sono arrivate anche le belle parole di Marco Verratti: “Ogni volta che lo vedo, diventa sempre più forte”, ha spiegato il centrocampista del PSG.
IL PUNTO PIÙ ALTO - Sensazione che abbraccia anche chi lo osserva in nerazzurro. Dopo il fisiologico periodo di adattamento, infatti, Barella ha convinto anche i più scettici. Chilometro dopo chilometro, recupero dopo recupero. Fino ad arrivare alla prestazione del Camp Nou, dove ha dominato su un campo spesso calpestato da calciatori non comuni. Senza timore, con piglio e sicurezza nei propri mezzi. Come sanno fare i campioni, o comunque quelli che lo diventeranno presto. Da quella gara, Nicolò ha subito anche qualche battuta d’arresto, ma la sua crescita è stata progressiva.
DERBY DA LEADER - Barella è diventato in fretta uno dei leader del centrocampo dell’Inter. Un punto di partenza mica da ridere se consideriamo che il suo allenatore, Antonio Conte, ha messo in discussione gente come Skriniar e Borozovic, che all’interno dello spogliatoio avevano già guadagnato parecchi gradi. E adesso arriva il derby, gara in cui l’Inter dovrà misurarsi tenendo conto di parecchie assenze. A centrocampo mancheranno Nainggolan, Gagliardini e Sensi. Per Barella potrebbe essere giunto il momento di caricarsi la squadra sulle spalle, d’altronde è così che fa un capitano in pectore.