Inter-Barcellona: i 3 motivi che spingono lo scambio Brozovic-Kessie
CAMBIO TATTICO - Per l'Inter, rispetto al passato, Marcelo Brozovic non è più così insostituibile. I tanti infortuni a un muscolo delicato come il polpaccio hanno costretto Simone Inzaghi ha ridisegnare il proprio centrocampo con Hakan Calhanoglu spostato davanti alla difesa che sta convincendo sempre più in quel ruolo. L'innesto in squadra di Franck Kessie, inoltre, consentirebbe ai nerazzurri di avere da un lato un'alternativa più fisica in un centrocampo "leggero", ma soprattutto garantirebbe a Inzaghi un titolare aggiunto da mezzala sia per Mkhitaryan che per Barella.
SVOLTA ECONOMICA - Quello che però più spinge questo affare è, inevitabilmente, il discorso economico. Se da un lato dal punto di vista del monte ingaggi i due giocatori si equivalgono (7 milioni annui la cifrra garantita dal Barcellona all'ivoriano, 6,5 milioni, in virtù dell'ultimo rinnovo siglato a marzo, è l'ingaggio del croato) è dal punto di vista del costo a bilancio del cartellino che, uno scambio alla pari fra i due giocatori, si rivelerebbe un gran colpo. Kessie è arrivato in blaugrana a parametro zero e, di conseguenza, qualsiasi cifra superiore allo zero che verrà incassata garantirà plusvalenza. Brozovic invece è in nerazzurro ormai dal 2015 e il costo del suo acquisto è stato quasi completamente ammortato a bilancio. Anche per l'Inter, quindi qualsiasi sia la valutazione data al cartellino del croato vorrebbe dire plusvalenza.
URGENZA DI INCASSI - Con due bilanci, quelli di entrambe le società, ampiamente provati e necessitanti di correttivi tramite player trading entro il 30 giugno, l'urgenza di uno scambio che generi plusvalore su entrambi i fronti spinge i club quantomento a continuare a trattare. Ciò che sarà importante, quindi, sarà lo stabilire un valore reale e concreto del costo dei due cartellini. In un momento storico dove le plusvalenze incrociate sono tenute sotto controllo, non si può rischiare.