Inter, Ausilio: ‘La verità sui rinnovi di Lautaro e Bastoni. Futuro? Sappiamo chi è fondamentale e chi no. Su Conte...’
Il direttore sportivo dell’Inter, Piero Ausilio, ha parlato a Sky, dove ha manifestato tutta la propria gioia per la vittoria del campionato e parlato del futuro in merito alle questioni di mercato.
Da quanto aspettava questo momento?
“È solo l’inizio, ci siamo ritrovati oggi e avevamo voglia di stare insieme e abbracciarci. Nel mio caso, vista la sofferenza di tanti anni, c’è stato anche un po’ di sollievo”.
La strada è stata in salita.
“È stato un percorso difficile, non è mai facile raggiungere successo in breve tempo quando cambi tre proprietà. Con la famiglia Zhang i tempi sono stati giusti, hanno riorganizzato la società con in giusto management in pochissimo tempo, e hanno dato continuità a me e altri miei colleghi. Inoltre hanno scelto bravi allenatori e abbiamo poi definito vincente il progetto con Conte”.
Quando hai capito che era il momento giusto?
“Già alla fine dello scorso campionato sentivo che c’era qualcosa di speciale. Era tutto legato a quello che avevo visto nell’anno di lavoro, dove avevamo accorciato le distanze con la Juve. Dovevamo ripartire da lì e non ci siamo mai riposati, ragazzi e allenatore dopo una settimana lavoravano già per preparare la stagione successiva”.Adesso arriva la parte più facile o la parte più difficile?
“Adesso abbiamo ancora quattro partite e dobbiamo onorare questo campionato perché siamo professionisti. Poi avremo tempo di programmare nei prossimi giorni i discorsi sul futuro.. Oggi vorremmo goderci il successo e condividerlo con i nostri tifosi”.
Come si fa a creare un ciclo sia vincente che virtuoso?
“Fino a quest’anno mi ero occupato solo di quello virtuoso, sono diventato un esperto di prestiti e fair play finanziario. Non avevo mai vinto, non sono un esperto nel parlarti delle due cose associate. Ma sono lungimirante per dirti che dovremo mantenere questa qualità della rosa”.
Conte sereno più sereno dopo il vertice di Villa Bellini ha aiutato e poi c’era il lavoro di Spalletti.
“Il valore di quell’immobile sarà cresciuto tantissimo. È stato fatto passare come un meeting, ma sono cose che nel quotidiano, tra noi, avvengono periodicamente. Già in Germania ci eravamo confrontati. Sono contento citiate anche Spalletti perché non dimentico le persone con cui ho lavorato. Il gol di Vecino ha cambiato le sorti dell’ Inter e del percorso. Poi è arrivato Conte che ha fatto la differenza perché porta tutto all’eccesso. Avesse allenato altre squadre con rose simili alle nostre, avrebbero vinto lo scudetto altri e invece abbiamo la fortuna di avere lui. È un valore aggiunto e qualsiasi squadra deve strutturarsi partendo dall’allenatore giusto. Le pressioni che abbiamo all’Inter non le hanno in altre squadre”.
Quando vi vedrete per progettare il futuro?
“Non penso ci sarà un meeting con quella ufficialità che vi aspettate. Ci saranno incontri normali tra qualche giorno, come avviene in altre società. Ma con la giusta mediaticità”.
Che colpo ha fatto la Roma con Mourinho?
“Sposterà tantissimo, farà bene a tutto l’ambiente Roma ma a tutta la Serie A perché è un personaggio positivo. Sono contento che sia tornato tra noi”.
Avete mai pensato a un suo ritorno negli anni scorsi?
“In questi anni sinceramente non c’è mai stata l’opportunità. Anche perché Mourinho ha sempre lavorato e noi inizialmente abbiamo iniziato tra tante difficoltà, non eravamo pronti ad accoglierlo. Poi abbiamo definito il progetto e reso vincente con Antonio Conte”.
Pensi che sarà semplice o difficile convincerlo a rimanere?
“Credo che abbia voglia di riconfermarsi come ognuno di noi. Abbiamo voglia di crescere e migliorare. Ma bisogna essere realisti e onesti con i tosi e allenatore. Affronteremo argomenti giusti al momento giusto perché c’è stata una pandemia e dal punto di vista economico abbiamo avuto cavi inferiori alle aspettative. È più di un anno che non riusciamo ad avere i nostri tifosi a sostenerci. Nel momento in cui vengono a mancare i ricavi, dobbiamo avere fantasia e idee”.
A che punto siete con la questione rinnovi con Lautaro e Bastoni? “In realtà molto è già stato fatto. Bastoni va solo formalizzato, abbiamo raggiunto l’accordo. Sarà una delle prime cose risolte. Su Lautaro, il fatto che abbia cambiato gli agenti, fa sì che dobbiamo cominciare le trattative dall’inizio”.
Qualcuno potrà partire?
“È prematuro parlarne, sono discorsi che non abbiamo ancora affrontato. Dobbiamo fare le cose bene, dobbiamo fare un’analisi generale dei ricavi e poi ognuno di noi avrà il suo ruolo. Il nostro obiettivo è quello di tenere i calciatori più importanti perché ci piace vincere. Sappiamo chi è fondamentale al progetto”.
Com’è Zhang lontano dalle telecamere?
“Era molto emozionato, forse dalla Cina non aveva chiara l’emozione di vincere uno scudetto all’Inter. Domenica ho trovato una persona emozionata. Non è per tutti vincere alla sua età e in così poco tempo. Altri ci hanno messo molto di più investendo più risorse”.
È stato importante anche il recupero di Eriksen.
“È un professionista pazzesco, ha sorpreso anche noi. Per diversi motivi non si è adattato immediatamente, ma nel momento in cui lo abbiamo ritrovato... Adesso siamo felici di poter commentare il suo valore è quello che ha dato a squadra e ai compagni”.