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    Inter, arriva il Benfica: Di Maria rinato, Trubin a San Siro con la maglia 'sbagliata'

    Inter, arriva il Benfica: Di Maria rinato, Trubin a San Siro con la maglia 'sbagliata'

    • Federico Albrizio
    Il brutto stop con il Sassuolo è già alle spalle, l'Inter è ripartita da Salerno grazie all'impressionante poker personale di Lautaro Martinez e arriva con rinnovato entusiasmo al secondo impegno di Champions League. Inzaghi cerca una vittoria importante, sia perché sarebbe la prima dopo il pareggio all'esordio in casa della Real Sociedad, sia perché di fronte c'è l'altra big del girone, il Benfica. Che a sua volta non può sbagliare: il ko interno contro il Salisburgo pesa drammaticamente per la squadra di Roger Schmidt, per cui la gara di San Siro diventa già un crocevia per il cammino europeo. Ma come ci arrivano le Águias?

    DI MARIA RINATO - Il morale è più alto che mai per il club di Lisbona, secondo in campionato alle spalle dello Sporting e, soprattutto, reduce da un pesante successo nella partita più attesa dell'anno, O Clássico. L'1-0 al Porto è un mattone prezioso per il Benfica: è una vittoria in uno scontro diretto delicatissimo per la piazza, è il sesto successo consecutivo dopo la sconfitta alla prima giornata contro il Boavista, è la conferma di aver rigenerato completamente la stella più brillante, Angel Di Maria. Dimenticatevi gli alti e bassi visti alla Juventus, il Fideo è tornato a brillare con una continuità impressionante nonostante i 35 anni di età: 5 gol in 6 partite in Liga Portugal, 4 nelle ultime 4 apparizioni, alle quali sommare la rete contro il Porto nella Supertaça di agosto. L'argentino è tornato a performare ai livelli che avevano deliziato l'Europa tra Real Madrid e Paris Saint-Germain, ma non è l'unica insidia per l'Inter.

    TRUBIN - Dall'altra parte c'è Anatolij Trubin, uno che questa partita la gioca con la maglia 'sbagliata'. Era lui uno dei grandi obiettivi per la porta dell'Inter, individuato come possibile erede di André Onana. La trattativa con lo Shakhtar però non si è sbloccata, nonostante i tanti messaggi lanciati, anche via social, dal portiere ucraino in estate. Alla fine è arrivato il Benfica, che sul piatto ha messo 10 milioni di euro e il 40% della futura rivendita convincendo il club di Donetsk. Ora Trubin affronta quello sarebbe potuto essere, il più classico dei What if.

    DUE RECUPERI E UN CASO - Di Maria e Trubin due dei nomi più altisonanti nella rosa del Benfica, dove si ritrovano altre conoscenze del calcio italiano come Joao Mario e Arthur Cabral, acquistato in estate dalla Fiorentina. La buona notizia per Schmidt è che a questi si aggiungono due recuperi importanti. Il primo è Gonçalo Guedes, il portoghese è partito per Milano e il suo rientro dopo l'infortunio al ginocchio che lo ha fermato in estate si fa sempre più vicino, una risorsa per aumentare qualità e soluzioni in attacco. Il secondo è Juan Bernat, prezioso per aumentare la qualità di una fascia, quella mancina in difesa, che in estate ha perso un pezzo pregiato come Alejandro Grimaldo: in quella posizione il tecnico le ha provate un po' tutte, anche adattando il centrocampista norvegese Aursnes, ma l'esperienza dell'ex PSG Bernat è quello che serve per il salto di qualità. Due note positive, una meno delle ultime ore è l'esclusione di Joao Victor. Il centrale 25enne non è stato convocato per 'scarso impegno' in allenamento, problemi disciplinari quindi ma per Schimdt vuol dire limitare una difesa che dovrà già fare a meno dello squalificato Antonio Silva (espulso contro il Salisburgo). Accanto a Morato ci sarà uno tra Morato e Araújo.

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