Inter: un altro centrale con Skriniar, ma la storia di Sabatini parla chiaro
LARGO AI GIOVANI - Un’operazione tutt’altro che semplice. Anzi, proprio quella relativa al difensore centrale sembra essere la riflessione che maggiormente impensierisce gli uomini mercato della società nerazzurra. Di elementi con queste caratteristiche, in giro per l’Europa, non ce ne sono tantissimi e chi li ha se li tieni stretti. Una valutazione è stata inevitabilmente fatta anche su Leonardo Bonucci, ma dopo una serie di considerazioni si è deciso di non affondare il colpo. Sabatini è alla ricerca di calciatori futuribili, che non siano al loro ultimo contratto, ma che contemporaneamente abbiano già maturato la giusta esperienza. Un nome alla Manolas, insomma, anche se è quasi impossibile arrivare a prendere il greco, dato che la Roma non intende cederlo in Italia.
SORPRESA SKRINIAR - Su questo fronte si lavora senza fretta in casa nerazzurra. Soprattutto in virtù delle ottime indicazioni che Luciano Spalletti ha ottenuto da Skriniar, immediatamente calatosi nella nuova realtà. Il difensore slovacco ha risposto positivamente a tutte le sollecitazioni del tecnico toscano, piacevolmente sorpreso dalle doti fisiche dell’ex Sampdoria. Considerazioni che l'ex Roma condivide con Walter Sabatini, fortemente convinto sulle ottime qualità di Skriniar.
UNA COLPO ALLA SABATINI - L’impatto che l’ex Samp ha avuto con il mondo nerazzurro regala inevitabilmente a Sabatini e Ausilio maggiore serenità nella scelta. In casa Inter sono tutti convinti di essersi aggiudicati il miglior difensore centrale che il campionato italiano potesse offrire in prospettiva. A tal proposito è giusto ricordare come proprio Walter Sabatini abbia spesso mostrato di avere l’occhio lungo sulla scelta dei centrali di difesa. La sua storia alla Roma racconta di grandissimi affari con Marquinhos, Benatia e lo stesso Manolas. Sintomo evidente di come nel ruolo, l’ex dirigente giallorosso, abbia spesso pescato il jolly dal mazzo, andando su nomi poco roboanti, ma che alla fine hanno saputo fare la differenza. Chissà che non potrebbe accadere altrettanto all’Inter.
