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    Inter, lampi di Perisic e Kondogbia

    Inter, lampi di Perisic e Kondogbia

    Ormai sembra un assioma: l’Inter vince e lo fa ancora una volta senza subire reti. Il bunker nerazzurro regge anche senza Handanovic tra i pali e Roberto Mancini ha tanti buoni motivi per sorridere. A dirla tutta l’Inter si sbarazza del Cagliari e non del Barcellona, ma a colpire è l’intensità che i nerazzurri esprimono sul rettangolo di gioco. L’Inter si muove da squadra e chi entra dalla panchina si ritrova in un meccanismo che in un modo o nell’altro finisce per risucchiarli e farli rendere al massimo. 
     
    COME I TITOLARI - Il mercato di giugno ha portato in dote uomini che hanno cambiato il volto all’intera squadra, ma che soprattutto hanno generato una sana rivalità all’interno dello spogliatoio stesso: contro il Cagliari erano fuori sia Miranda che Murillo, ma D’Ambrosio e Juan hanno portato a casa lo stesso risultato dei titolari: zero gol subiti. 
     
    OGNI PEZZO AL PROPRIO POSTO - E sempre a gennaio sono arrivati anche Perisic e Kondogbia, i due pezzi pregiati del mercato che in realtà fino a questo momento non avevano reso per quanto invece ci si potesse attendere. Ma la partita contro il Cagliari regala un’altra buona notizia a Mancini: il francese è partito dall'inizio e dopo aver trascorso una trentina di minuti in debito d’ossigeno è venuto fuori alla grande, innescando anche la rete del 3-0 con una grandissima giocata. L’ex Wolfsburg, invece, è entrato dalla panchina ed ha offerto una gara di grandissima sostanza, impreziosita dal gol che ha chiuso definitivamente il match. Perisic e Kondogbia rappresentavano gli ultimi pezzi del puzzle che Mancini non era ancora riuscito a sistemare, adesso anche questi sembrano essersi incastrati perfettamente. 

    Pasquale Guarro
    @ngoppejammeja

     


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