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Inter alla ricerca del vero Vidal: la scommessa di Conte per ora non paga
Venticinque minuti di rodaggio contro lo Spezia e una partita, quella contro l'Hellas Verona, che potrebbe rappresentare per Arturo Vidal il momento del rilancio. Un trampolino per proiettarsi verso un 2021 decisamente più da protagonista e diventare quel valore aggiunto per il quale l'Inter e Antonio Conte si sono spesi insistentemente nella finestra estiva di mercato. Perché l'anno che sta per andarsene non è stato propriamente il migliore della carriera per il guerriero cileno, risucchiato nella mediocrità generale del Barcellona dell'ultima stagione e in difficoltà anche nei primi mesi in nerazzurro.
CONTE VUOLE DI PIU' - Una condizione fisica lontana da quella dei giorni migliori, complicata dal recente problema muscolare subito nel match contro il Bologna, e il deprecabile cartellino rosso nella sfida di Champions League contro il Real Madrid hanno segnato sin qui in maniera chiaramente negativa la prima parte della sua seconda avventura italiana. Conte ha già chiarito che il Vidal di oggi non è più, anche per una questione anagrafica, il giocatore straripante che aveva saputo esaltare alla Juventus, un centrocampista presente nelle due fasi e con un senso dell'inserimento secondo a pochi. Ma da lui si aspetta ugualmente quel contributo tattico e a livello carismatico che aiuterebbero l'Inter a fare un importante salto di qualità sotto l'aspetto mentale.
LA SCOMMESSA NON PAGA - Arrivati a dicembre inoltrato, si è visto ben poco da Vidal anche sotto questo aspetto. Lui, insieme a Kolarov, rappresentava la grande scommessa di Conte per accelerare il più possibile il processo di crescita di una squadra indicata da molti come la principale e più accreditata rivale della Juventus per lo scudetto. Una scommessa che per ora non ha pagato e che momentaneamente è costata non poco a livello di ingaggi: 3 milioni di euro netti per il laterale serbo, addirittura il doppio per il cileno. A Verona, con Gagliardini verso un turno di riposo, può scoccare di nuovo, dal primo minuto, l'ora di Vidal. La sua stagione inizia da qui.
CONTE VUOLE DI PIU' - Una condizione fisica lontana da quella dei giorni migliori, complicata dal recente problema muscolare subito nel match contro il Bologna, e il deprecabile cartellino rosso nella sfida di Champions League contro il Real Madrid hanno segnato sin qui in maniera chiaramente negativa la prima parte della sua seconda avventura italiana. Conte ha già chiarito che il Vidal di oggi non è più, anche per una questione anagrafica, il giocatore straripante che aveva saputo esaltare alla Juventus, un centrocampista presente nelle due fasi e con un senso dell'inserimento secondo a pochi. Ma da lui si aspetta ugualmente quel contributo tattico e a livello carismatico che aiuterebbero l'Inter a fare un importante salto di qualità sotto l'aspetto mentale.
LA SCOMMESSA NON PAGA - Arrivati a dicembre inoltrato, si è visto ben poco da Vidal anche sotto questo aspetto. Lui, insieme a Kolarov, rappresentava la grande scommessa di Conte per accelerare il più possibile il processo di crescita di una squadra indicata da molti come la principale e più accreditata rivale della Juventus per lo scudetto. Una scommessa che per ora non ha pagato e che momentaneamente è costata non poco a livello di ingaggi: 3 milioni di euro netti per il laterale serbo, addirittura il doppio per il cileno. A Verona, con Gagliardini verso un turno di riposo, può scoccare di nuovo, dal primo minuto, l'ora di Vidal. La sua stagione inizia da qui.