Insigne, non sei Totti: via dal Napoli finché sei in tempo
"Lui, il Totti di Napoli". Parole di Antonio Ottaviano, che di quel "lui" è l'agente. No, Lorenzo Insigne non è il Totti di Napoli. E non lo sarà. Lo Scugnizzo di Frattamaggiore sta vivendo il momento più difficile da quando è tornato a vestire la maglia azzurra: inizio difficile, il duello con Mertens per una maglia da titolare, un rinnovo che tarda ad arrivare, il rigore sbagliato contro il Besiktas e la bordata di fischi che lo hanno accompagnato al momento della sostituzione nella partita di Champions contro i turchi.
Senza Higuain, Insigne sembra aver perduto l'antico smalto: troppe responsabilità, sulle sue spalle? Quell'etichetta di "Totti di Napoli" sembra pesare per il 24 azzurro che dopo una stagione fantastica (13 gol e 11 assist) sta faticando come non mai. Tanti fattori lo stanno destabilizzando e i fischi della sua gente possono creare una frattura importante tra il giocatore, che soffre, e le lacrime lo dimostrano, questa situazione, e la sua città, il suo pubblico.
Al di là del discorso squisitamente tecnico, Insigne ha 25 anni: a 25 anni Totti vinceva uno scudetto da capitano in una realtà non facile come Roma. Mai contestato, mai messo in discussione dalla piazza: troppo forte di piedi e di testa, il Pupone; troppo amato dalla tifoseria. Cosa che non è Insigne, da sempre al centro delle critiche: tecnicamente il classe '91 non si discute, ma la personalità no, non è quella di un top player, non è un trascinatore.
Andare via da Napoli può essere la soluzione migliore: Tottenham, Liverpool, Inter, Valencia, tanti sono i club interessati all'ex Foggia e Pescara. E crescere lontano dalle pressione di Napoli può aiutare Insigne a sbocciare definitivamente e a ritrovare la brillantezza perduta. "Nulla è più triste che il trovarsi in una casa dove le persone e le cose che dovrebbero essere le più intime ci sono quasi sconosciute": la lontananza da casa, a volte, aiuta.
@AngeTaglieri88
