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    Insigne: 'Melo mena Higuain? Se lo prende...'. Il Pipita: 'Napoli da Scudetto'

    Insigne: 'Melo mena Higuain? Se lo prende...'. Il Pipita: 'Napoli da Scudetto'

    Meno 2. Conto alla rovescia per lo scontro al vertice tra Napoli e Inter, in campo lunedì sera al San Paolo per il posticipo della 14esima giornata di campionato in Serie A. 

    SOGNI D'ORO PIPITA - Il bomber argentino del Napoli, Gonzalo Higuain ha dichiarato al Corriere della Sera: "Sognare lo scudetto è lecito, chi lo nega dice solo bugie"
    Ieri il mediano brasiliano dell'Inter, Felipe Melo aveva detto di lui alla Gazzetta dello Sport: "Ho battuto Messi a casa sua, figuriamoci se temo Higuain. Va menato come Balotelli. Non ho paura di nessuno, siamo primi. Io cattivo? Sono nato così, non per fare male, ma per arrivare e vincere". 

    LORENZO IL MAGNIFICO - Il compagno di reparto di Higuain, l'attaccante italiano Lorenzo Insigne torna sull'argomento in un'intervista allo stesso quotidiano: "Menare Higuain? Melo, prima devi prenderlo... L'Inter è tosta, ma non ci fa paura. Per vincere va bene anche un gol di Reina. Sono rinato grazie a Sarri". 


    Via, sia sincero, quanto pagherebbe per un gol all’Inter? Lei ha già segnato a Milan, Fiorentina e Juve. Bucare la capolista, magari con un gol pesante, da tre punti: da brividi, le pare? 
    "Sarebbe una grande soddisfazione ma, credetemi, sarei felice anche se segnasse Reina, giusto per far intendere bene quanto ci tenga a questa partita". 

    Che potrebbe lanciarvi in testa alla classifica, immagini la festa del San Paolo. 
    "Beh, andiamoci piano, se l’Inter è prima in classifica vuol dire che lo sta meritando. Stiamo parlando di una grande squadra e per batterla ci vorrà il grande Napoli e la spinta di Fuorigrotta che di sicuro non mancherà". 

    Uno scudetto per due? 
    "È troppo presto per parlarne. Per il momento siamo secondi e faremo di tutto per essere in testa, dopo lunedì sera. Le distanze in testa alla classifica, sono brevi, le altre antagoniste potrebbero recuperare nel giro di qualche domenica". 

    Dove è più temibile l’Inter? 
    "Per noi attaccanti sarà dura, i loro difensori sono forti, d’altra parte, sono i meno battuti, hanno subito appena sette gol. Ma anche per Icardi e compagni sarà tosta: la nostra difesa ha al passivo soltanto una rete in più. Insomma, loro sono forti, ma non li temiamo". 

    Scherzando, Felipe Melo, nell’intervista rilasciata alla Gazzetta, ha detto che c’è un solo modo per fermare Higuain: bisognerà menarlo... 
    "Potrebbe darsi, ma prima di menarlo dovranno preoccuparsi di prenderlo". 

    Da napoletano, come sta vivendo questo momento? Napoli ha riscoperto un entusiasmo che mancava da troppo tempo, stavolta la gente ci crede. E voi? 
    "Certo che sì, sarebbe assurdo se la pensassimo diversamente. È chiaro che noi dobbiamo essere più razionali, l’euforia lasciamola ai tifosi, com’è giusto che sia. Sul piano personale, sono sereno, contento per come sta andando, sono delle belle emozioni quelle che stiamo provando in questo periodo". 

    Lei ha già battuto il suo record di reti, oggi è a quota 7 in campionato: cosa è cambiato in questi mesi? 
    "L’allenatore, innanzitutto. Sarri mi ha dato fiducia sin dall’inizio, mi ha restituito al mio ruolo naturale, esterno sinistro d’attacco e in questa posizione ho ritrovato sicurezza e gol". 

    Reti pesanti, che insieme a quelle del Pipita, hanno consentito al Napoli di sistemarsi al secondo posto, a due punti dall’Inter, con la prospettiva del sorpasso, lunedì sera: è un Napoli che vuole lo scudetto, a tutti i costi, pare di capire scorrendo i numeri. 
    "Preferirei restare sull’attualità e rimanere concentrato soltanto sulla partita di lunedì. Di scudetto e di Europa League, non dimentichiamo che stiamo in corsa anche per questa competizione, ne riparleremo in primavera". 

    Chiudiamo con la Nazionale: ha metabolizzato la delusione per l’esclusione dall’ultima convocazione? 
    "Io sono sempre stato sereno, Conte la motivò parlando di scelta tecnica. Bene, farò di tutto per fargli cambiare idea. La Nazionale è un bene troppo prezioso per perderla". 


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