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Insigne e il Napoli a un bivio: c'è distanza sul rinnovo
Una storia che si ripete puntualmente, anche stavolta, con la stagione che entra nella sua fase decisiva e una carta d'identità che per il diretto interessato dirà 30 il prossimo 4 giugno. Lorenzo Insigne e il Napoli, ancora loro, ancora l'uno di fronte all'altro per confrontarsi sui rispettivi progetti per il futuro che la scadenza a giugno 2022 pone quanto meno in discussione. Nessuna chiamata ad oggi da parte del presidente De Laurentiis al suo capitano e al proprio agente, perché l'attenzione è rivolta esclusivamente al campo e all'inseguimento della quarta posizione che stasera vivrà una tappa fondamentale nello scontro diretto con la Roma.
RESA DEI CONTI - Ci sarà tempo per la "resa dei conti", per comunicare a chi di dovere le scelte da cui ripartire per inaugurare un nuovo ciclo che potrebbe prescindere da alcuni protagonisti di quello attuale. Nomi anche pesanti, perché la volontà del patron azzurro è di ridimensionare i costi gestionali di una rosa il cui monte stipendi è schizzato alle stelle nelle ultime stagioni, senza portare a una resa proporzionale sul campo. E in questa politica di calmieramento dei costi rientrano inevitabilmente anche i contratti in essere, tra i quali quello di Insigne è uno dei più importanti. Il capitano percepisce 4,5 milioni di euro netti a stagione, una cifra che nelle intenzioni del numero uno del club dovrebbe essere ridimensionata.
APPUNTAMENTO A MAGGIO - De Laurentiis è disposto ad assecondare una volta di più la scelta di Insigne di ripercorrere fino in fondo una carriera alla Totti e chiudere con la maglia del Napoli, ma chiede un importante sacrificio economico. I primi sondaggi con l'entourage non sono andati a buon fine e l'ottimo momento di forma del numero 24 è un argomento che ovviamente andrà soppesato a maggio, a stagione conclusa, quando sarà più chiara la dimensione che dovrà assumere il nuovo Napoli e prima di un Europeo che per Insigne può rappresentare un'ulteriore vetrina per mettersi in mostra e magari attirare l'interesse di qualche big straniera. Perché il discorso sul rinnovo è una storia che si ripete da queste parti ma stavolta il finale potrebbe non essere così scontato.
RESA DEI CONTI - Ci sarà tempo per la "resa dei conti", per comunicare a chi di dovere le scelte da cui ripartire per inaugurare un nuovo ciclo che potrebbe prescindere da alcuni protagonisti di quello attuale. Nomi anche pesanti, perché la volontà del patron azzurro è di ridimensionare i costi gestionali di una rosa il cui monte stipendi è schizzato alle stelle nelle ultime stagioni, senza portare a una resa proporzionale sul campo. E in questa politica di calmieramento dei costi rientrano inevitabilmente anche i contratti in essere, tra i quali quello di Insigne è uno dei più importanti. Il capitano percepisce 4,5 milioni di euro netti a stagione, una cifra che nelle intenzioni del numero uno del club dovrebbe essere ridimensionata.
APPUNTAMENTO A MAGGIO - De Laurentiis è disposto ad assecondare una volta di più la scelta di Insigne di ripercorrere fino in fondo una carriera alla Totti e chiudere con la maglia del Napoli, ma chiede un importante sacrificio economico. I primi sondaggi con l'entourage non sono andati a buon fine e l'ottimo momento di forma del numero 24 è un argomento che ovviamente andrà soppesato a maggio, a stagione conclusa, quando sarà più chiara la dimensione che dovrà assumere il nuovo Napoli e prima di un Europeo che per Insigne può rappresentare un'ulteriore vetrina per mettersi in mostra e magari attirare l'interesse di qualche big straniera. Perché il discorso sul rinnovo è una storia che si ripete da queste parti ma stavolta il finale potrebbe non essere così scontato.