ANSA
Inizia oggi la somministrazione della terza dose dei vaccini per i pazienti fragili: ecco come funziona
La dose “booster”, come è stata definita, interesserà i pazienti di tutte le Regioni della penisola, purchè questi rientrino nella categoria dei cosiddetti “immunodepressi”. Si tratta di 3 milioni di italiani considerati fragili, o fragilissimi, che hanno bisogno di una dose aggiuntiva per una migliore protezione dal virus. Chi appartiene a questa categoria verrà contattato dalle Asl o dagli ospedali presso cui è in cura, mentre chi non lo fosse dovrà prenotarsi o contattare il medico di famiglia.
Le categorie di pazienti aventi il diritto di ricevere la terza dose sono 10, e sono indicate nel dettaglio all’interno di una circolare del ministero della Salute.
Questa spiega le condizioni necessarie affinchè si possano individuare i pazienti fragili. Queste le condizioni: trapianto di organo solido in terapia immunosoppressiva; trapianto di cellule staminali ematopoietiche; attesa di trapianto d’organo; terapie a base di cellule T; patologie oncologiche; immunodeficienze primitive; immunodeficienze secondarie; dialisi e insufficienza renale cronica grave; pregressa splenectomia; Aids.
Per tutti la terza dose sarà costituita da uno dei due vaccini a mRNA ufficialmente autorizzati, dunque Pfizer per gli over 12 e Moderna per gli over 18 anni. La dose addizionale potrà essere somministrata solo dopo 28 giorni dall’ultima dose ricevuta.
Come affermato dal generale Francesco Paolo Figliuolo, le terze dosi sono fondamentali per assicurare una valida copertura ai più fragili ed a chi ha un sistema immunitario compromesso. Inoltre, insieme al ministro della Salute, Roberto Speranza, si sta discutendo circa la possibilità di estendere la somministrazione della dose addizionale anche agli over 80, agli ospiti delle Rsa ed agli operatori sanitari. A tal riguardo si attendono già nei prossimi giorni indicazioni da parte del Comitato tecnico scientifico.