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    Ingrati, Messi non si discute

    Ingrati, Messi non si discute

    • Leonardo Corsi, agente Fifa
    Vorrei dire qualcosa su Messi. Con lui ci facciamo prendere la mano. Talmente ci ha abituati a cose straordinarie che basta una semplice partita sottotono a suscitare clamore. Capita anche a Messi di sbagliare tre gare lungo un'intera stagione. Il problema è la nostra mancanza d'indulgenza e il fatto che ci ostiniamo a valutare il talento per singoli accadimenti. Io non ho mai visto un giocatore con la continuità di Messi. Quello che è riuscito a Maradona nel mese di Mexico '86, Messi lo fa di stagione in stagione, da oltre 10 anni. E' come se fosse Maradona ogni giorno dell'anno, più o meno dal 2006/7. E non per voler sminuire la grandezza di Diego, che è stato il Dio del pallone per tecnica e per carisma. Oggi si gioca a un'altra intensità, più spesso, e i ritmi sono frenetici. Leo Messi fa quasi sempre la differenza. A volte passeggia per il campo. E' solo un modo maturo di preservarsi. Lo sa che con un lampo può spaccare la partita e si gestisce. A volte, come l’altro ieri, può andargli male. Del resto il calcio è sport che si immagina con la testa ma si pratica coi piedi: la palla rotola, rimbalza e accade che a volte sia il caso a indirizzarla. E per fortuna non sempre il migliore vince. E il cuore, il sacrificio, possono vincere sulla classe. In termini di numeri e talento però nessuno mai come Leo Messi. Probabilmente CR7, così robotico nelle movenze, se posso dire non il mio genere. Un mostro. Si allena giorno e notte, s'immerge nel ghiaccio per recuperare, non mangia ma si nutre, e ha sempre in testa l'obiettivo Cristiano. Merita grande stima, ma il senso estetico di una giocata in contro-tempo alla Messi è un'altra cosa.  E senza niente togliere al valore della  Roma, il Barcellona era rimasto a Barcellona. Leo Messi si è gestito, e se lui non si accende l'undici di Valverde non lo aiuta. Forse è subentrata la paura, mentre le gambe erano rimaste al Camp Nou. Mi piace pensare che Leo sia già concentrato per la Russia… un'altra Champions nella sua bacheca in fondo non sposta molto ... e così credo: Non è Leo Messi che deve vincere un mondiale per essere il più grande, ma è il calcio che è in debito di un Mondiale con Leo Messi. E se vogliamo bene a questo gioco, c'è da sperare che accada. 

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