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    Inglese in coma, l'ultima gaffe di Platini

    Inglese in coma, l'ultima gaffe di Platini

    • Marco Bernardini
    C'è un inglese in coma e non si tratta del titolo, rivisitato, di un film di Carlo Verdone. E', semmai, l'effetto estremo e terminale di un "Europeo" di calcio giocato in un'Europa molto malata. E' l'uomo che, mentre scrivo, sta lottando per sopravvivere nella terapia intensiva dell'ospedale di Marsiglia. La capitale della "Cote blue". Una città bellissima per il fascino che è capace di esercitare sul visitato re e cinematograficamente intrigante per le sue rievocazioni prima di Jean Gabin e poi di Delon e Belmondo. Una città "difficile" che, con un minimo di buon senso, sarebbe stato opportuno evitare di coinvolgere direttamente nel grande "affaire" del campionato di Europa perché, come è noto a tutti, capitale indiscussa della frangia più violenta e nazionalista del calcio francese. Storicamente officina delle ideologie più intolleranti, madre dei "pieds noir" algerini, della Legione Straniera e ora della casta fascista dei Le Pen, a Marsiglia se ti azzardi ad accendere un cerino puoi anche correre il rischio di saltare per aria. 

    Michel Platini, che vive parecchi mesi all'anno a Cassis e cioè a pochissimi chilometri dalla metropoli delle famose "canabieres", avrebbe dovuto saperlo bene quando da presidente dell'Uefa gli toccò stilare la mappa geocalcistica dell'evento più importante per l'Europa del pallone che, al momento, preoccupata di avere a che fare con il terrorismo islamico si trova a dover fronteggiare un problema altrettanto serio creato dalla delinquenza nostrana. Quella degli inglesi che, non potendo più sfogarsi entro i loro confini, non vedono l'ora di poter migrare per sfondarsi di birra e sfasciare tutto. Quella dei russi che, in qualità di nuovi ricchi del mondo e anche loro etiliciche basta, si sentono in diritto di comportamenti per i quali un tempo sarebbero finiti al confino in Siberia. I francesi del Sud per i quali, svezzati nel Porto a Pastis e coltello, ogni occasione è buona permetterla in rissa violenta. 

    Platini conosceva le orde hooligans avendole vissute all'Heysel. I nuovi barbari dell'Est essendo amico fraterno di Zibi Boniek. I marsigliesi, visto che lui è francese e pure coinquilino. Riunirli anche soltanto per poche ore sotto lo stesso tetto, piuttosto che isolarli a Bastia o ad Ajaccio, è stata una clamorosa "gaffe" e non poteva che comportare il finale di partita che si è giocato in queste ore fuori dal Velodrome. Ammesso che sua finita qui. Intanto c'è un inglese in coma. 
     

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