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Southgate: ‘Non sono preoccupato per la mia panchina'. Ma fanno discutere le scelte su Tomori e Alexander-Arnold, fuori con la Germania
Con il ko a San Siro, l’Inghilterra ha detto addio alla Lega A della Nations League e ha sancito un momento di crisi che sta facendo vacillare anche la panchina di Gareth Southgate. Prima della gara con la Germania, il ct ha tracciato un bilancio del momento della sua nazionale. Ecco le sue parole alla Bbc.
"Per me è una grande sfida allenare l'Inghilterra anche in un momento così difficile. Servirà della resilienza per superare questa fase e uscirne, ma ho grande fiducia nei miei ragazzi. A livello personale non sono preoccupato. Non sono certo il primo commissario tecnico ad essere preso di mira dalle critiche, sapevo che prima o poi sarebbero arrivate, conosco il cacio e le sue dinamiche. Fa parte del gioco. L'idea di guidare questa squadra mi entusiasma altrimenti non avrei resistito per sei anni su questa panchina. E so benissimo che in un arco di tempo così lungo è impossibile non attraversare dei periodi bui così come ho la consapevolezza che i risultati non sono all'altezza delle aspettative e dei desideri dei tifosi".
"Non importa quale lavoro si stia portando avanti se non è confortato dai risultati e in questo momento non stanno arrivando. Naturalmente quando si allena la nazionale ogni aspetto è amplificato ma non sono il tipo che mi nascondo. Ho 50 anni, sono stato nel calcio per 30 anni e, dalla panchina o dal campo ho partecipato a 12 tornei internazionali. Sono pronto ad assumermi ogni tipo di responsabilità e invito i tifosi, sebbene siano scontenti, a sostenere la squadra. Questa è l'ultima partita che ci aspetta prima della Coppa del Mondo. E ci andremo tutti insieme. Possiamo avere successo solo se spingiamo tutti nella stessa direzione. Non vi è alcun motivo per passare un autunno triste in Qatar e dobbiamo tutti avere e trasmettere energia positiva".
LE SOLITE BOCCIATURE - Tra i temi contestati al ct inglese alcune scelte tecniche come l'ostracismo nei confronti di Alexander-Arnold e il milanista Tomori, che non figurano peraltro nella lista dei convocati per la partita di stasera contro la Germania. Insieme a loro, Southgate ha escluso pure Bowden, Ward-Prowse e lo squalificato Grealish.
"Per me è una grande sfida allenare l'Inghilterra anche in un momento così difficile. Servirà della resilienza per superare questa fase e uscirne, ma ho grande fiducia nei miei ragazzi. A livello personale non sono preoccupato. Non sono certo il primo commissario tecnico ad essere preso di mira dalle critiche, sapevo che prima o poi sarebbero arrivate, conosco il cacio e le sue dinamiche. Fa parte del gioco. L'idea di guidare questa squadra mi entusiasma altrimenti non avrei resistito per sei anni su questa panchina. E so benissimo che in un arco di tempo così lungo è impossibile non attraversare dei periodi bui così come ho la consapevolezza che i risultati non sono all'altezza delle aspettative e dei desideri dei tifosi".
"Non importa quale lavoro si stia portando avanti se non è confortato dai risultati e in questo momento non stanno arrivando. Naturalmente quando si allena la nazionale ogni aspetto è amplificato ma non sono il tipo che mi nascondo. Ho 50 anni, sono stato nel calcio per 30 anni e, dalla panchina o dal campo ho partecipato a 12 tornei internazionali. Sono pronto ad assumermi ogni tipo di responsabilità e invito i tifosi, sebbene siano scontenti, a sostenere la squadra. Questa è l'ultima partita che ci aspetta prima della Coppa del Mondo. E ci andremo tutti insieme. Possiamo avere successo solo se spingiamo tutti nella stessa direzione. Non vi è alcun motivo per passare un autunno triste in Qatar e dobbiamo tutti avere e trasmettere energia positiva".
LE SOLITE BOCCIATURE - Tra i temi contestati al ct inglese alcune scelte tecniche come l'ostracismo nei confronti di Alexander-Arnold e il milanista Tomori, che non figurano peraltro nella lista dei convocati per la partita di stasera contro la Germania. Insieme a loro, Southgate ha escluso pure Bowden, Ward-Prowse e lo squalificato Grealish.