Ingesson, la rinascita del guerriero. Sconfitto il mieloma, allena in sedia a rotelle: 'Una nuova vita all'Elfsborg'
La malattia lo costringe tuttora per lunghi periodi su una sedia a rotelle, sulla quale, dopo ogni partita casalinga, si reca sotto la curva dei suoi tifosi, che gli dedicano cori di incoraggiamento, qualsiasi sia stato il risultato della partita; gli stessi tifosi che sono stati vicini a Klas in momenti molto più difficili rispetto a una partita di calcio, prima nel momento della scoperta del tumore, nel 2008,e poi durante la ricaduta, nel 2010, prima della quale Ingesson era già tornato ad allenare le giovanili.
"Ci ho pensato tanto prima di accettare la proposta dell'Elfsborg - ha raccontato - e ho deciso di accettare, perchè certe occasioni non ricapitano nella vita. Desidero essere valutato sul campo, come i miei colleghi, ed essere giudicato per la mia competenza e i risultati. Non voglio favoritismi."
Una battaglia che il Guerriero ha già vinto, comunque vadano i risultati sportivi: vinta con lo stesso cuore di quando, con indosso una maglietta rossobianca, rincorreva gli avversari per strappargli il pallone e rilanciare l'azione.
