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    Infortuni Milan, parla l'esperto: 'La colpa non è dello staff atletico'

    Infortuni Milan, parla l'esperto: 'La colpa non è dello staff atletico'

    Il Milan continua ad avere l'infermeria colma. La squadra di Pioli è continuamente falcidiata da infortuni, soprattutto muscolari, che stanno mettendo in grande difficoltà il tecnico ex Fiorentina.

    Con quello di Thiaw contro il Borussia Dortmund, sono diventati 25 gli stop stagionali in casa rossonera. Per comprendere le motivazioni dei tanti problemi, soprattutto muscolari, occorsi al Milan, Numero Diez ha intervistato il dottor Danilo Casali, esperto in prevenzione infortuni in ambito sportivo.

    CASO MILAN - "Quando una squadra subisce un numero così rilevanti di infortuni, è fondamentale ampliare il modello di analisi nella valutazione delle cause. Diversamente non è possibile per nessuno trovare una logica, un denominatore comune che permetta di capire e rafforzare l’efficacia della prevenzione. Se potessimo analizzare l’operato dello Staff nei dettagli, è pressoché certo che i professionisti che lo compongono abbiano attuato strategie e programmi adeguati, convalidati anche da altri colleghi. Ma determinate cause sono comunque identificabili, anche se occorre fornire spiegazioni tecniche per le quali chiedo uno sforzo ad ognuno di voi interessato a questo particolare e controverso argomento".

    ZONA D'OMBRA - "In questi casi viene messo sul banco degli imputati lo Staff atletico, ma il problema è una zona d’ombra, non coperta da ciò che viene attuato per la prevenzione. Non solo al Milan. Ogni atleta viene sottoposto a tests e monitoraggi meticolosi per quello che riguarda le performance muscolari, la nutrizione, l’idratazione. Parametri di facile rilevamento che consentono allo Staff di avere quella certezza, nero su bianco, di aver operato in maniera corretta e secondo le linee guida. Ma ciò non basta per un motivo ben specifico: la funzionalità biomeccanica di ogni singolo atleta, ovvero la risposta strutturale del sistema alle forze che coinvolgono le articolazioni in relazione al suolo, non è monitorabile da quanto sopra. Con troppo superficialità molti addetti ai lavori credono che sviluppare la forza muscolare ed il miglior coordinamento neuromotorio (controllo muscolare performante nelle innumerevoli situazioni di gioco), seppure imprescindibili, coprano totalmente le necessità per la prevenzione".

    Tutte le dichiarazioni, riguardanti anche lo specifico caso di Thiaw, solo su Numero Diez.

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