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  • Indagine della Procura di Torino sulle fiduciarie della famiglia Agnelli. Tre indagati, anche John Elkann

    Indagine della Procura di Torino sulle fiduciarie della famiglia Agnelli. Tre indagati, anche John Elkann

    • Redazione CM
    Si apre una nuova pagina, questa volta di carattere fiscale, nella complicata battaglia sull’eredità dell’Avvocato Gianni Agnelli intentata da Margherita Agnelli nei confronti dei figli John, Lapo e Ginevra Elkann. Secondo quanto anticipato dall’Ansa, un focus sulle società fiduciarie del gruppo controllato dalla famiglia Agnelli è stato attivato dalla procura di Torino, con la Guardia di Finanza che ha acquisito della documentazione nello studio di un notaio. Secondo quanto si è appreso, il fascicolo è stato aperto dopo un esposto presentato proprio da Margherita Agnelli, figlia di Gianni Agnelli.

    CHI SONO GLI INDAGATI - Sarebbero tre le persone iscritte nel registro degli indagati. Secondo quanto apprende l’Ansa da fonti informate si tratta di Gianluca Ferrero, commercialista torinese e presidente della Juve, Robert Von Groueningen, amministratore dell’eredità di Marella Agnelli per incarico dell’autorità giudiziaria svizzera, e di John Elkann, figlio di Margherita Agnelli, presentatrice dell’esposto che ha innescato gli accertamenti dei magistrati subalpini. L’obiettivo degli accertamenti è verificare le ipotesi di irregolarità di carattere fiscale in particolare con riferimento, si apprende, alla residenza fiscale della madre di Margherita, Marella Caracciolo di Castagneto. Non sarebbe a carico di ignoti il procedimento avviato dalla procura di Torino sulle fiduciarie del gruppo controllato dalla famiglia Agnelli. 

    BATTAGLIA LEGALE - Si tratta di un nuovo filone nell’ambito della battaglia giudiziaria avviata oramai da anni da Margherita Agnelli. Proprio un mese fa è ritornata al tribunale di Torino l’azione penale promossa nei confronti dei figli per una questione legata indirettamente all’eredità del padre Gianni Agnelli. La Cassazione ha, infatti, annullato parzialmente l’ordinanza con cui i giudici del capoluogo piemontese, lo scorso giugno, avevano disposto lo stop alla causa in attesa che venissero definiti tre procedimenti giudiziari in corso in Svizzera. Parallelamente stanno andando avanti le indagini della Procura di Milano con al centro le tredici opere d’arte che arredavano Villa Frescot e Villar Perosa a Torino e una residenza di famiglia a Roma, sparite anni fa e ora reclamate dalla figlia Margherita unica erede dopo la morte della madre Marella Caracciolo di Castagneto.

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