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Pelé fenomeno in tutto: era il vero secondo portiere del Santos!
NUMERO 12 - Le partite di Pelé sono avvolte nella nebbia dell'epica, ormai quasi nessuno le ricorda ma ci sono gli archivi e le testimonianze degli ex compagni. E proprio loro assicurano che il Santos, la squadra di club dalla quale Pelé non si è mai separato tranne che a fine carriera, non aveva il portiere di riserva. Gilmar, Manga, Cláudio, Lalá: tutti portieri che si sono susseguiti nelle fila dei bianconeri, ma uno dopo l'altro e tutti titolari. Il secondo era Pelé, che pare proprio fosse fortissimo anche tra i pali, e che coltivasse la tecnica del ruolo parallelamente al suo dribbling.
GIURANO GLI EX COMPAGNI - “In molte partite delle tournée che abbiamo fatto in giro per il mondo, principalmente in quelle in Africa, gli sponsor gli hanno chiesto di giocare il secondo tempo in porta per le loro squadre (quindi contro i suoi compagni, ndr). Era bizzarro, ma gli piaceva", scrive Lima, ex terzino destro di quel Santos, nel libro che ha pubblicato sulla sua carriera. “Nelle partitelle Pelé stava sempre in porta. Si incazzava parecchio, ne era ossessionato”, Lala', uno dei portieri che al Santos giocavano probabilmente solo perché Pelé era ancora più forte in campo, sosteneva addirittura che O Rei avrebbe potuto tranquillamente essere il portiere titolare del Brasile, se se lo fosse messo in testa. "Era incredibile tra i pali, incredibile, non è un'esagerazione, aveva dei fondamentali perfetti".
NUMERO 1, LETTERALMENTE - Gli archivi registrano ben 4 presenze ufficiali da parte di Pelé come portiere, nel 1959, 1969, 1973. Ma la più importante è stata nel 1963: semifinale di Coppa Nazionale, Santos contro Gremio: punteggio di 4-3, neanche a dirlo tripletta di Pelé, ma a sei minuti dalla fine Gilmar viene espulso per proteste e non ci sono sostituzioni disponibili. Come detto, la squadra non ha in rosa un secondo portiere, O Rei si mette i guanti. E fa pure due interventi decisivi per tenere al sicuro la qualificazione alla finale. Non ci sono testimonianze video, ma c'è il titolo in prima pagina della Gazeta Esportiva del giorno dopo: "Pelé, una stella con il pallone tra i piedi e tra le mani”. A dimostrazione del fatto che il Dio del Calcio lo aveva baciato in tutto e per tutto.