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  • Giallo a Napoli: San Paolo sabotato?

    Giallo a Napoli: San Paolo sabotato?

    • Giovanni Scotto

    A Napoli impazza il caso San Paolo. Il campo di Fuorigrotta, praticamente distrutto, ha scatenato un'infinità di polemiche. Tanti gli interrogativi sul piatto. Come mai, ad esempio, ci si è accorti che il prato non esisteva più soltanto il 19 di agosto? Ma soprattutto ci sono altri pesanti sospetti: al momento non c’è alcuna prova che il fungo sia stato innestato di proposito nel manto erboso del San Paolo, ma secondo il Corriere del Mezzoggiorno in Procura c'è già un fascicolo di inchiesta sui sabotaggi allo stadio di Fuorigrotta.

    L'erba non c'entra, almeno per ora. Nel mirino degli inquirenti è finito il danneggiamento doloso del sistema di videosorveglianza interno che monitora il comportamento del pubblico sugli spalti. La denuncia è datata un mese fa ed ha fatto immediatamente scattare le indagini sui possibili responsabili del raid, avvenuto proprio nelle settimane successive al cambio di gestione dell'impianto. Il Comune, infatti, aveva affidato ad una nuova ditta la manutenzione delle telecamere. Che, appena insediatasi, ha dovuto fare i conti con un danneggiamento alla rete di cablaggio per il funzionamento della videosorveglianza. Distrutti anche alcuni congegni elettronici di ripresa. Due indizi non fanno ancora una prova, ma in Procura potrebbe scattare d'ufficio una nuova indagine, riferita proprio alla devastazione del campo causata dal fungo.

    Non è esclusa, infatti, l'ipotesi di un collegamento tra gli episodi, sulla base di due considerazioni. La prima: mai si era presentato, al San Paolo, un fenomeno così invasivo di inaridimento del manto erboso, nonostante altre estati di grande calura ed arsura. Sia due anni fa che lo scorso anno era stata necessaria una rizollatura solo in poche aree del rettangolo verde. La seconda: oscurare le telecamere - ma è una pista tutta da verificare - avrebbe potuto facilitare o garantire l'anonimato ad eventuali sabotatori del terreno di gioco. 'C'è un elemento evidente - afferma l'assessora allo Sport del Comune, Pina Tommasielli al Corriere del Mezzogiorno -, ci troviamo al cospetto di un fenomeno che va tutto decifrato. Tra il teorema complottista e l'idea che il danno possa essere stato causato tutto da un problema crittogamico, c'è da decifrare il legame tra causa ed effetto di questa devastazione. E se anche la Procura dovesse intervenire, per quanto ci riguarda, siamo pronti alla piena collaborazione'.

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