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Incontro Juve-Pimenta, anche De Ligt al centro della discussione: tra rinnovo, clausola e le big di Premier alla finestra
LA TRATTATIVA - L'obiettivo della dirigenza juventina è evitare di arrivare a un solo anno dalla fine del contratto, quando ci sarebbe lo spauracchio di perderlo a zero o comunque essere costretta a cederlo per una cifra più bassa rispetto al valore di De Ligt. Ecco perché i bianconeri hanno proposto il rinnovo fino al 2026, con ingaggio però rimodulato per quanto riguarda i bonus, che oggi permettono al giocatore di arrivare con facilità a 11 milioni di stipendio. Al centro della trattativa però c'è la clausola rescissoria, fissata a 125 milioni di euro e che il prossimo anno aumenterà fino a 140. Una clausola ritenuta troppo alta dal giocatore e dal suo entourage che vorrebbero abbassarla a 80 milioni e in ogni caso sicuramente sotto le tre cifre. Una soluzione che se accettata dalla Juventus, porterebbe al prolungamento del contratto - e quindi ad evitare una perdita a zero - ma che creerebbe un altro problema. Ovvero la possibilità, tutt'altro che remota, che grandi club come Chelsea e Manchester City, si presentino alla Continassa con la cifra della clausola rescissoria; a quel punto, i bianconeri sarebbero solamente spettatori della trattativa. De Ligt, a differenza della Juve, desiderosa di blindare, per quanto possibile il giocatore, non sembra avere fretta. "Le trattative ci sono, ma siamo ancora ad un livello basso. Ho ancora un contratto biennale, quindi ho molto tempo per parlarne", così rispondeva sull'argomento qualche settimana fa intervistato da NOS. Parole di un giocatore che prima di tutto, vorrà capire quanto sarà competitiva la Juve già dal prossimo anno, per poi decidere con calma i prossimi step della sua carriera.