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Incompreso dall'Inter, Pioli sogna l'Europa: rinnovo del contratto a un passo
Una rimonta degna del miglior scalatore. Venticinque punti in undici partite, con otto vittorie all’attivo, di cui sei consecutive, e prestazioni di alto livello contro le squadre che occupano le prime posizioni in classifica, oltre ad aver dato la definitiva spallata al Napoli nella lotta Scudetto. I numeri, ultimamente, parlano per Stefano Pioli. Così come stanno facendo i dirigenti della Fiorentina, nelle loro stanze, riguardo al contratto del tecnico parmense.
LA SCELTA – Il suo non è stato il primo profilo sondato dalla società: celebre l’incontro a casa di Pantaleo Corvino con Eusebio Di Francesco, poi passato alla Roma. L’esperienza con Paulo Sousa aveva lasciato, specialmente a livello umano, scorie insanabili che, in un momento di difficile convivenza tra la piazza e la proprietà, necessitavano di un medico. La scelta è ricaduta su Pioli, già calciatore in maglia gigliata negli anni ’90, un profilo caratterialmente perfetto.
VALORI – Al di là di ogni scelta tattica, degli errori tecnici e delle vittorie, lo staff ha saputo imporsi soprattutto a livello personale, diretto, inculcando dogmi d’alto livello e comportandosi secondo valori autentici, atteggiamenti espressi fin dal ritiro di Moena. La semplicità dell’allenatore, mai una parola sopra le righe e il lavoro come unico mezzo per la riuscita, è stata l’arma in più nell’arco della stagione, sposandosi con le caratteristiche dei Della Valle, che vogliono premiare questo suo essere.
RILANCIO – Attributi che gli sono stati riconosciuti anche dai tifosi dell’Inter, società che lo ha rifiutato troppo presto, senza accorgersi che i problemi erano altri. Pioli è stato messo da parte e Firenze ringrazia. In estate si è visto smantellare una rosa, poi impoverita tecnicamente, ma non ha battuto ciglio, convincendo i pochi rimasti di qualità del progetto e investendo sul materiale a disposizione, estraendo il massimo dagli elementi che ogni giorno si presentavano al campo di allenamento.
RINNOVO – Dopo la vicenda Astori, i suoi valori sono usciti ancor più allo scoperto. Magnifico nel tenere unito il gruppo e rilanciare una squadra che aveva praticamente perso ogni velleità di competizione nel campionato in corso. Accordo vicino al prolungamento di un anno, fino al 2020, come da contratto: un’intesa bilaterale per un’ulteriore stagione, verosimilmente a giugno verranno poste le firme. Che il ciclo Fiorentina possa partire davvero.
LA SCELTA – Il suo non è stato il primo profilo sondato dalla società: celebre l’incontro a casa di Pantaleo Corvino con Eusebio Di Francesco, poi passato alla Roma. L’esperienza con Paulo Sousa aveva lasciato, specialmente a livello umano, scorie insanabili che, in un momento di difficile convivenza tra la piazza e la proprietà, necessitavano di un medico. La scelta è ricaduta su Pioli, già calciatore in maglia gigliata negli anni ’90, un profilo caratterialmente perfetto.
VALORI – Al di là di ogni scelta tattica, degli errori tecnici e delle vittorie, lo staff ha saputo imporsi soprattutto a livello personale, diretto, inculcando dogmi d’alto livello e comportandosi secondo valori autentici, atteggiamenti espressi fin dal ritiro di Moena. La semplicità dell’allenatore, mai una parola sopra le righe e il lavoro come unico mezzo per la riuscita, è stata l’arma in più nell’arco della stagione, sposandosi con le caratteristiche dei Della Valle, che vogliono premiare questo suo essere.
RILANCIO – Attributi che gli sono stati riconosciuti anche dai tifosi dell’Inter, società che lo ha rifiutato troppo presto, senza accorgersi che i problemi erano altri. Pioli è stato messo da parte e Firenze ringrazia. In estate si è visto smantellare una rosa, poi impoverita tecnicamente, ma non ha battuto ciglio, convincendo i pochi rimasti di qualità del progetto e investendo sul materiale a disposizione, estraendo il massimo dagli elementi che ogni giorno si presentavano al campo di allenamento.
RINNOVO – Dopo la vicenda Astori, i suoi valori sono usciti ancor più allo scoperto. Magnifico nel tenere unito il gruppo e rilanciare una squadra che aveva praticamente perso ogni velleità di competizione nel campionato in corso. Accordo vicino al prolungamento di un anno, fino al 2020, come da contratto: un’intesa bilaterale per un’ulteriore stagione, verosimilmente a giugno verranno poste le firme. Che il ciclo Fiorentina possa partire davvero.