Redazione Calciomercato
Inchiesta ultras, l'Inter: "A oggi nessuna comunicazione dalla giustizia sportiva"
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Nel corso delle indagini della Procura di Milano, coordinata insieme alla Direzione distrettuale antimafia, che ha portato all'arresto di 19 ultras del tifo organizzato di Inter e Milan, le autorità hanno richiesto l'analisi dei documenti e degli atti in possesso della società nerazzurra.
A renderlo noto è la stessa Inter nel proprio fascicolo di bilancio relativo alla stagione 2023/24, comunicando i dettagli della vicenda. C'è stata anche la testimonianza di alcuni tesserati, come persone informate dei fatti, come il tecnico Simone Inzaghi e il centrocampista turco Hakan Calhanoglu.
CONSEGNA DI ATTI E DOCUMENTI ALLA PROCURA - Questo quanto evidenzia Calcio e Finanza dal fascicolo di bilancio: "Si segnala che in data 30 settembre 2024 è stata eseguita dalla Procura della Repubblica un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 19 soggetti, principalmente riconducibili alla tifoseria organizzata della Capogruppo e di A.C. Milan S.p.A. (cosiddetto mondo “ultrà”). In pari data, la stessa Procura, ha notificato alla Capogruppo una richiesta di consegna di atti e documenti, che saranno esaminati da un Consulente Tecnico dalla stessa Procura nominato, nell’ambito di un procedimento di prevenzione nei confronti della Capogruppo che non vede – allo stato e per quanto a conoscenza della Capogruppo – né dipendenti o esponenti della Capogruppo, né la Capogruppo stessa (a titolo di responsabilità amministrativa da reato) quali indagati".
NESSUNA COMUNICAZIONE DALLA GIUSTIZIA SPORTIVA - La nota presente nel bilancio dell'Inter conclude: "Si conferma la massima collaborazione da parte degli organi societari al fine del completamento delle procedure da parte del Consulente Tecnico. A oggi, non sono state ricevute dalla Capogruppo comunicazioni o richieste dagli organi di giustizia sportiva. La Capogruppo, con l’ausilio dei suoi legali, continuerà a monitorare l’evoluzione della vicenda".