Inchiesta Pandora Papers, che dolore sapere che sono coinvolti anche Mancini, Vialli e Ancelotti
La rivelazione riguarderebbe l’evasione in atto da parte di personaggi “al di sopra di ogni sospetto” per una cifra che fa girare la testa: trentadue mila miliardi di dollari. Quattrini che, eludendo le normali tassazioni di ciascun Paese, si troverebbero depositati sui conti offshore di Isole Vergini, Caimam, Dubai, Svizzera, Cipro e altri paradisi fiscali.
I titolari di questi tesori con i quali si potrebbe sfamare tre volte la popolazione miserabile del pianeta sarebbero i più diversi per estrazione e ruolo sociale. Da Tony Blair al presidente cileno Sebastian Pinera, dal capo di Stato africano Kenyatta a quello ucraino Vlodimir Zelensky sino ad arrivare a Putin. Sono soltanto i prime nomi di una lunghissima lista la cui denuncia forse non porterà a nulla di concreto ma che almeno e forse potrebbe spingere la gente e le persone perbene a riflettere per poi comportarsi di conseguenza e reagire in qualche modo.
Del Consorzio giornalistico fanno parte anche i colleghi del settimanale l’Espresso, il quale, come anticipato, pare abbia deciso di tornare a essere l’organo di informazione e denuncia dei vecchi tempi. Così ecco comparire nel 'libro dei cattivi e disonesti' i nomi di Flavio Briatore, del terrorista nero condannato per la strage di Piazza Fontana e fuggito in Giappone Delfo Zorzi, del boss mafioso Raffaele Amato in attesa di conoscere l’identità di quattro politici ancora sotto copertura. Ma purtroppo ci sarebbero anche quelli di Carlo Ancelotti, Roberto Mancini e Gianluca Vialli, tre bravi ragazzi e facce pulite del nostro calcio ora citati dall'inchiesta come possibili elusori fiscali di cifre pazzesche, proprietari di aerei privati e cosucce a corredo. La presunta e cinica indifferenza del giornalista, a questo punto, cede il passo ad un senso di autentico dolore. Perché da loro, il volto bello e onesto del nostro Paese e discorsi sempre improntati alla solidarietà umana, proprio non ci si attende un comportamento che sarebbe antisociale per il quale negli Stati Uniti ti mettono in galera e buttano la chiave.