Le notizie relative a un'inchiesta beneventana su Maurizio Zamparini 'riguardano una vicenda giudiziaria già nota' al presidente del Palermo e 'risalente a oltre quattro anni or sono'. Comincia così la nota apparsa sul sito del club rosanero, che ricostruisce la vicenda giudiziaria. Una vicenda nata quattro anni fa in seguito a un esposto dell'associazione 'Altrobenevento', che vede indagato il presidente del Palermo per truffa ai danni del comune di Benevento in relazione alla costruzione di un ipermercato. Nella stessa inchiesta indagati politici, funzionari del comune e anche l'ex ministro Clemente Mastella. Il Pm che segue l'inchiesta, Antonio Clemente, aveva chiesto a luglio gli arresti domiciliari per il presidente rosanero anche il sequestro delle azioni del Palermo. Richiesta rigettata dal Gip Maria De Carlo. La procura ha fatto però ricorso al tribunale del riesame, che sarà discusso il 5 novembre.

La nota del Palermo precisa: 'Allo stato le richieste del Pm sono state rigettate addirittura, la prima, con provvedimento di appello. Consapevole della infondatezza delle ipotesi di reato, Maurizio Zamparini attende con serenità la pronuncia del Tribunale di Napoli'. Lo stesso presidente rosanero, 'in relazione ai fatti oggetto dell'attuale vicenda giudiziaria, ha proposto a sua volta una denuncia, lamentando di essere stato vittima di reati perpetrati a suo danno dagli amministratori dell'epoca e ha chiesto all'Autorità Giudiziaria di compiere i dovuti accertamenti. La richiesta di provvedimenti per fatti che, se commessi, risalirebbero al 2006 - conclude la nota - è solo prova di un accanimento nella ricerca di reati mai commessi di Maurizio Zamparini, il quale ha solo il grande torto di aver investito oltre 45 milioni di euro in un territorio che ha avversato l'iniziativa imprenditoriale'.

(Giornale di Sicilia)