Non è una questione di fortuna o sfortuna: alla scoperta delle due Inter di Inzaghi
Nel mondo del calcio gira una teoria strana sulla sfortuna. Molti giocatori, allenatori, dirigenti, tifosi e giornalisti sostengono che non esista. C’è solo il merito o il demerito per loro. Se perdi o se infili qualche brutto risultato di troppo, sembra assurdo o persino ridicolo tirare in ballo i “se”, come invece ha fatto di recente Simone Inzaghi per tentare di comprendere le sue due Inter. E allora giù a sfotterlo coi meme, come se non avesse parlato di fatti, e via con lo “Spiazometro” e la “Scala Mazzarri“ (idee simpatiche, per carità, che ci intrattengono e ci strappano un sorriso). Poi però capita che quel Simone Inzaghi tanto deriso e bistrattato, nello stesso periodo e con la stessa squadra, conquisti la semifinale di Champions League. Com’è possibile che l’Inter in campionato abbia perso ben 5 delle ultime 7 partite, se contemporaneamente in Europa si dimostra così efficace? E quali sarebbero poi le responsabilità effettive del tecnico nerazzurro di fronte a questo rendimento ambiguo? Dato che citare i clamorosi gol mangiati da Lukaku e compagni evidentemente non basta per ‘salvare’ il lavoro dell’allenatore, vi propongo la galleria complementare degli ultimi gol subiti dall’Inter in Serie A, dalla partita di Bologna alla capocciata di Caldirola. Insieme proveremo a dare a Cesare quel che è di Cesare. Vedremo quanto, come e dove è giusto parlare solo di demeriti, ed eventualmente a chi o a cosa attribuirli di volta in volta.
BOLOGNA-INTER - Tutto ha inizio relativo al Dall’Ara. Dico “relativo” perché il problema è emerso, o meglio si è acutizzato soprattutto in questo ultimo periodo, e noi di quello parleremo. Tutto ha inizio con la pressione di Dominguez su D’Ambrosio appena entrato, e il conseguente errore tecnico di quest’ultimo. D’Ambrosio voleva trovare internamente Barella con un diagonale ambizioso tra lo stesso Dominguez e Soriano. Solo che si è sbagliato.
Un po’ la scelta da rivedere (una forzatura?), ma soprattutto la mira, fatto sta che Schouten, con l’Inter ancora tutta aperta, ha trovato subito il lancio perfetto per Orsolini. Da notare la compartecipazione di Gosens, che in quel momento aveva preso il posto di Bastoni nella posizione di braccetto sinistro. Ma che si fa? Si dice su a Inzaghi perché chiede di palleggiare e fare interscambi? Sono proprio quelle le armi che in Champions hanno reso l’Inter di Inzaghi più efficace e meno prevedibile dell’Inter di Conte.
SPEZIA-INTER - Passiamo a Spezia-Inter. La gara al Picco è stata decisa da una scellerata ingenuità di Dumfries. Che colpe si possono mai dare a Inzaghi su questo cross di Amian? Chi si aspetterebbe mai un comportamento del genere da parte del proprio difensore?
Eppure certe partite vengono decise proprio da intemperanze simili, fatalmente insondabili, totalmente imprevedibili e spiazzanti. Ma guai a dirlo, non si può.
INTER-JUVENTUS- Lo stesso Dumfries si è reso protagonista, sempre in negativo, anche contro la Juventus, quando nella famosa azione ‘delle tre mani’, anziché ‘scivolare’ forte su Kostic, decise di inventarsi una soluzione tutta sua…
Abbassandosi inspiegabilmente, si andò a posizionare proprio davanti a Onana ostruendone la visuale (guardate nella foto qui sotto il portiere dell’Inter che cerca disperatamente di vedere il pallone partire…). Insomma, un altro errore di tattica individuale (si fosse almeno posizionato in modo tale da coprire a Kostic il secondo palo…) che non possiamo certo far dipendere dalle consegne di Inzaghi.
INTER-FIORENTINA- Un caso neutro è invece il gol di Bonaventura in Inter-Fiorentina. Qui sì che si può parlare tranquillamente di sfortuna, la difesa dell’Inter e Inzaghi non hanno praticamente niente da rimproverarsi (Gosens perde un duellino con Cabral, ma niente di scandaloso). Giudicate un po’ voi, in questa catena di eventi su corner, se qualcuno sta sbagliando.
Sulla spizzata di Cabral, comunque disturbata dalla marcatura, Onana in tuffo smanaccia, e il pallone finisce sulla testa di Bonaventura, che fino a quell’istante era marcato se non ottimamente almeno decentemente da Bastoni. L’Inter ha perso per questa roba qui, più i soliti gol mangiati dagli attaccanti.
SALERNITANA-INTER - È dopo tali fatti, come non comprendere le parole di Inzaghi al termine di Salernitana-Inter, partita in cui i nerazzurri sono stati ripresi al 90esimo da un cross sballato di Candreva? Sempre vietato parlare di sfortuna? Anche in casi così palesi?
INTER-MONZA - Usciamo infine da questa galleria di immagini analizzando a modo il corner fatale di Inter-Monza. Stavolta Bastoni ha perso l’uomo, ennesimo errore individuale. C’è un blocco di Pablo Marì, sfruttato alla perfezione da Caldirola. Ok, l’hanno visto tutti. Ma vi siete accorti del comportamento di Brozovic in questa circostanza? Inizialmente è ‘spaiato’ al centro dell’area. Solo, senza uomo da marcare (perché non c’è).
Ed ecco il suo strano comportamento a corner battuto: anziché essere vigile su quanto gli sta accadendo di fronte, si defila inspiegabilmente, aprendo di fatto il varco per Caldirola, sfuggito a Bastoni.