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  • In Copertina - David De Gea non deve sorprendere: si è soltanto presentato alla Serie A

    In Copertina - David De Gea non deve sorprendere: si è soltanto presentato alla Serie A

    • Renato Maisani
      Renato Maisani
    Da quando le gare di Serie A sono spalmate in fasce orarie e giorni diversi, le copertine assegnate in una giornata di campionato sono tante, praticamente una per ogni match. In maniera un po' nostalgica, però, l'idea di dedicare una "copertina" a uno solo dei protagonisti del weekend scegliendo tra i tanti che calcano i campi della Serie A punta a porre un accento più marcato sul protagonista di giornata.

    Mai come in questa settimana, peraltro, la copertina l'avrebbero meritata in tanti e non è stato facile scegliere tra Marcus Thuram, straordinario trascinatore dell'Inter, Romelu Lukaku, sempre più leader del Napoli di Conte, lo scatenato Mateo Retegui e, appunto, David De Gea.

    È parso però doveroso dedicare questo spazio al portiere della Fiorentina, innanzitutto perché non capita tutti i giorni di vedere un portiere parare due rigori nella stessa partita, ma anche perché quella di David De Gea è una storia che vale sicuramente la pena ricordare. O raccontare, per chi non la sapesse.

    La prestazione di De Gea, innanzitutto, non deve sorprendere più di tanto. Così come non devono sorprendere le precedenti ottime prestazioni inanellate con la maglia della Fiorentina né quelle che probabilmente arriveranno. Perché non si mettono insieme 545 presenze con il Manchester United se non si ha un talento smisurato, così come non è affatto scontato collezionare 45 gettoni di presenza con una Nazionale come quella spagnola.

    Ma allora "che ci fa De Gea alla Fiorentina?". A 34 anni ancora da compiere, dopo aver militato per due anni nella Liga (con l'Atletico Madrid) e, appunto, 12 con quella del Manchester United in Premier League, l'estremo difensore spagnolo ha scelto di misurarsi anche con il campionato italiano dopo aver trascorso, udite udite, un anno senza scendere in campo.

    Già, perché una volta scaduto il suo contratto con il Manchester United, il portiere spagnolo non ha trovato una squadra pronta a credere in lui e, piuttosto che accontentarsi di offerte che non lo allettavano abbastanza, ha deciso di fermarsi per una stagione intera. "Ho ricevuto delle offerte, ma mi era difficile trovare motivazioni per valutarle, dopo tanto tempo a Manchester. Quindi ho deciso di smettere di giocare per un po', ma non ho mai pensato di ritirarmi", aveva raccontato poco tempo fa.

    Si è fermato, in attesa dell'occasione giusta. E quell'occasione gliel'ha presentata la Fiorentina che, un po' a sorpresa, ha deciso di spingersi un po' più in là e regalare a Palladino un portiere di primissimo livello. E così David De Gea si è fatto trovare pronto per quell'occasione che aspettava da tanto tempo e dopo aver dimostrato subito di essere pronto per strappare la maglia da titolare a Terracciano, si è regalato la sua serata di gloria, una di quelle che difficilmente a Firenze sarà dimenticata. Due rigori parati contro il Milan, una splendida parata su Chukwueze e tre punti importantissimi. Una serata epica che è destinata ad entrare nelle teche dei ricordi dei supporters viola, magari accanto al 4-2 in rimonta sulla Juventus firmato Giuseppe Rossi. Stavolta, però, sugli scudi c'è il portiere. E che portiere! Signore e signori, David De Gea.

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