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Impatto folgorante in B, Fabbian è l’oro dell’Inter. Soffiato alla Juve, ora vale 20 milioni
La delusione per la seconda eliminazione consecutiva ai Mondiali da parte della nostra Nazionale ha spedito tanti appassionati nello sconforto, disarmati da una crisi generazionale che il movimento italiano raramente aveva conosciuto. Il calcio è materia assai attrattiva, ne avvicina tanti, ma in pochi riescono a sentirlo. La buona notizia è che per un motivo o per l’altro, il calcio, è sempre pronto a ripartire da nuove storie da raccontare. Da talenti che inspiegabilmente non avevano rubato l’occhio come altri nei settori giovanili, ma che all’esordio tra i professionisti si affermano come veterani, lasciando indietro i predestinati. Quelli per cui c’è già la fila dei club all’ultima partita stagionale della Primavera.
È un po’ la sintesi della storia di Giovanni Fabbian, centrocampista classe 2003 che ha trascorso gli ultimi 4 anni nelle giovanili dell’Inter. È arrivato dal Padova, frutto del lavoro di scouting portato avanti da Giavardi, che all’epoca riuscì a soffiarlo alla Juventus. Ha chiuso la trafila nerazzurra da campione d’Italia, vincendo, a Reggio Emilia, la finale scudetto contro la Roma. Dieci minuti dopo il triplice fischio dell’arbitro, Fabbian era inconsapevolmente diventato grande. È probabilmente quello il momento più delicato per un giovane calciatore, quello della prima scelta, anche perché spesso, purtroppo, è proprio la scelta a mancare.
PRESO PER SFINIMENTO - Quello del salto dalle giovanili alla prima squadra è probabilmente uno dei pochi momenti in cui un procuratore può fare la differenza per il proprio assistito ed è quello che ha fatto l’agente di Fabbian, qualche giorno fa chiamato in causa da Pippo Inzaghi, allenatore della Reggina che ha avuto il merito di puntare con forza sul calciatore nonostante la giovane età, che spesso, in una categoria tignosa come la B, rappresenta già un deterrente per un tecnico. “È stato bravo anche il suo agente che mi ha sfinito per farmelo prendere, mi ha detto che le sue caratteristiche sarebbero state perfette per il mio tipo di gioco”, ha spiegato Inzaghi. E così è stato. Scegliere la squadra e l’allenatore adatti alle caratteristiche del proprio assistito è frutto dello studio delle opportunità che il mercato offre, in un contesto in cui spesso il calciatore è un mezzo e non un fine.
IL PUPILLO DI CHIVU - E prima di Pippo Inzaghi, un altro allenatore si era accorto di lui: Cristian Chivu. Un altro che un po’ di calcio ad alti livelli lo ha respirato. L’ex difensore rumeno ha allenato Fabbian per 4 anni all’Inter ed è sempre stato il perno delle sue squadre, fino a portarlo avanti in Primavera. E sempre Chivu, a chi credeva più in altri prospetti, ha sempre detto: “Questo diventerà un ottimo calciatore”, facendo riferimento proprio a Fabbian, che adesso è tra i primi 5 2003 più forti in Italia.
LA VALUTAZIONE - Cinque gol in questa prima parte di stagione, ma anche tanta tanta sostanza e fisicità lì nel cuore del centrocampo della Reggina che, un po’ come lui, non partiva con i favori della critica, mentre adesso si trova al secondo posto in classifica, in piena corsa promozione. E adesso, per Fabbian, arrivano anche le attenzioni del mercato. Per l’Inter non ci sono dubbi, in viale della Liberazione sono certi che il valore di Fabbian sia già molto vicino ai 20 milioni di euro, per quello che è stato il suo impatto alla prima esperienza in B e per quello che è il panorama calcistico italiano attorno a lui. Chi conosce bene il ragazzo dice che lui a queste cose neanche pensa. E questo è senza dubbio un’altra bella notizia, per l’Inter, per la Reggina e per lo stesso Fabbian.
PRESO PER SFINIMENTO - Quello del salto dalle giovanili alla prima squadra è probabilmente uno dei pochi momenti in cui un procuratore può fare la differenza per il proprio assistito ed è quello che ha fatto l’agente di Fabbian, qualche giorno fa chiamato in causa da Pippo Inzaghi, allenatore della Reggina che ha avuto il merito di puntare con forza sul calciatore nonostante la giovane età, che spesso, in una categoria tignosa come la B, rappresenta già un deterrente per un tecnico. “È stato bravo anche il suo agente che mi ha sfinito per farmelo prendere, mi ha detto che le sue caratteristiche sarebbero state perfette per il mio tipo di gioco”, ha spiegato Inzaghi. E così è stato. Scegliere la squadra e l’allenatore adatti alle caratteristiche del proprio assistito è frutto dello studio delle opportunità che il mercato offre, in un contesto in cui spesso il calciatore è un mezzo e non un fine.
IL PUPILLO DI CHIVU - E prima di Pippo Inzaghi, un altro allenatore si era accorto di lui: Cristian Chivu. Un altro che un po’ di calcio ad alti livelli lo ha respirato. L’ex difensore rumeno ha allenato Fabbian per 4 anni all’Inter ed è sempre stato il perno delle sue squadre, fino a portarlo avanti in Primavera. E sempre Chivu, a chi credeva più in altri prospetti, ha sempre detto: “Questo diventerà un ottimo calciatore”, facendo riferimento proprio a Fabbian, che adesso è tra i primi 5 2003 più forti in Italia.
LA VALUTAZIONE - Cinque gol in questa prima parte di stagione, ma anche tanta tanta sostanza e fisicità lì nel cuore del centrocampo della Reggina che, un po’ come lui, non partiva con i favori della critica, mentre adesso si trova al secondo posto in classifica, in piena corsa promozione. E adesso, per Fabbian, arrivano anche le attenzioni del mercato. Per l’Inter non ci sono dubbi, in viale della Liberazione sono certi che il valore di Fabbian sia già molto vicino ai 20 milioni di euro, per quello che è stato il suo impatto alla prima esperienza in B e per quello che è il panorama calcistico italiano attorno a lui. Chi conosce bene il ragazzo dice che lui a queste cose neanche pensa. E questo è senza dubbio un’altra bella notizia, per l’Inter, per la Reggina e per lo stesso Fabbian.