Immobile: 'Scudetto tra Juve e Napoli... Inzaghi? Conosce le nostre esigenze'
Lunga intervista a Ciro Immobile sulle pagine del Corriere della Sera, che tocca anche aspetti privati del bomber biancoceleste. Comincia subito con la corsa allo scudetto: "Juventus o Napoli. Credo che le milanesi vengano dopo". Il feeling con Belotti è forte: "Spero di giocare con lui i Mondiali, abbiamo caratteristiche compatibili. Abbiamo avuto pure la fortuna di affinare il rapporto in campo per qualche mese nel 2016, entrambi in granata. Quando siamo nel ritiro azzurro dividiamo la stanza. Facciamo tutto insieme, anche le sedute di crioterapia. Ritmi del sonno diversi? (ride ndr) Appena vede che mi sto per appisolare domanda: “Già dormi?”. Inzaghi sta stupendo, ecco cosa ne pensa Immobile: "Con Ventura più che il modo di allenare sono diverse le attenzioni nei confronti dei giocatori. Inzaghi ha smesso di giocare sette anni fa, conosce di più le esigenze dei calciatori di oggi". Una vita da giovane promessa: "Da ragazzo la vita era questa. La mattina a scuola. Pranzo di gruppo. E il pomeriggio allenamento. Fine. Quando vivevo a Torre Annunziata e giocavo nel Sorrento il pranzo consisteva in un panino smangiucchiato sulla Circumvesuviana. Quando sei lì non la metti in questi termini, perché in fondo giochi a calcio e lavori per realizzare il sogno di ogni ragazzino. Oggi col senno di poi penso: la mia vita è sempre stata impegno e programmazione. Uscito da scuola non ho mai pensato: ora vado a spasso con gli amici. Sapevo che mi dovevo allenare.Tra i miei compagni alla Juventus quasi nessuno è finito in A. Le statistiche da questo punto di vista sono impietose: solo un giocatore delle giovanili su quindicimila diventa professionista e solo uno su trentamila riesce a giocare in serie A. Il mio mito era Alex Del Piero. Ho esordito sia in serie A sia in Champions League proprio sostituendo il capitano bianco-nero». La sua serie preferita? "Mi è piaciuta molto The Walking Dead. E Gomorra. Tre settimane fa sono stato a cena con Salvatore Esposito, l’attore che interpreta il giovane boss Genny Savastano". Dove si considera a casa? "A Torre Annunziata. Ma devo tener conto di mia moglie. Lei è abruzzese. Guarda…».Ciro si tira su la manica della camicia. Sull’avambraccio ha tatuata la scritta: “Ovunque tu sarai io sarò”. Spiega: "È una frase di Jessica".
