Immobile o Gabbiadini:| Chi richiamerà la Juventus?
La Juve medita sull’idea di richiamare un giovane se al Bologna e al Genoa si chiudessero gli spazi. Il punto sugli altri talenti in giro per l'Italia.
Immobile si scalda, ma Gabbiadini...
La filosofia rimane quella di sempre: lasciare i giovani dove possono giocare, maturare e crescere (anche di valore...). Ma ora Beppe Marotta e Antonio Conte riflettono attentamente sulla possibilità di riportare a casa uno dei bomber spediti a fare esperienza, così uno fra Manolo Gabbiadini e Ciro Immobile potrebbe anche andare a completare il reparto offensivo di Antonio Conte entro la fine di gennaio. Decisivo nella scelta bianconera sarà l’evolversi del mercato e delle situazioni tecniche di Bologna e Genoa, proprio in virtù della filosofia di cui sopra. Ovvero: la Juventus si muove se a Genova dovessero restringersi le possibilità per Immobile (che nonostante ultimamente abbia giocato, non sembra essere alto nella classifica delle priorità di Del Ne ri ) o se la stessa cosa dovesse succedere al Bologna, dove Gabbiadini ha riconquistato posizioni solo negli ultimi due mesi, dopo un inizio di tanta panchina e pochi minuti in campo.
FARSI LE OSSA Marotta non vorrebbe, infatti, portare a Torino un giovane perché poi resti a guardare invece di farsi le ossa in provincia. E la possibilità che questo accada è alta. La Juventus ha quattro attaccanti in questo momento ( Vucinic , Giovinco , Matri e Quagliarella ), Bendtner è ko fino a marzo, ma in questi primi cinque mesi per lui ci sono state le briciole. I vertici juventini non vorrebbero destinare alla stessa fine uno dei due promettenti bomber. Detto ciò, i bianconeri stanno per affrontare mesi cruciali della stagione in cui non vogliono mollare neppure la coppa Italia (mercoledì c’è il quarto di finale con il Milan) e la caviglia di Vucinic (che gli crea qualche problema al tendine d’Achille) suggerisce qualche attenzione in più nell’utilizzo del montenegrino. Insomma, la tentazione di mettersi nelle condizioni di avere sempre un’alternativa inizia a salire fra Vinovo e Corso Galileo Ferraris.
LA QUESTIONE BASCA Naturalmente, dirimente per la questione è pure l’evolversi della trattativa Llorente (di cui si parla a pagina 3). Perché se il tentativo di anticiparne l’arrivo dovesse andare a buon fine, Immobile e Gabbiadini non avrebbero più nessuna possibilità di approdare alla Juventus, onde evitare un sovraffollamento nel reparto (che con il ritorno di Bendtner a marzo sarebbe composto da sei elementi per due posti). Ma se il basco rimane dov’è fino a giugno, non è da escludere la soluzione fatta in casa. Soluzione non facile come può apparire, perché per Immobile c’è da trovare un accordo con il Genoa e per il Bologna non sarebbe totalmente indolore l’addio di Gabbiadini, anzi... Nei prossimi dieci giorni, tuttavia, la situazione si chiarirà e si potranno capire le concrete possibilità di queste due operazioni.
CHE SERBATOIO Comunque vada a finire, la Juventus gode in questo momento del grande serbatoio di talenti che ha creato negli ultimi anni. Una riserva da cui pescare ora o nel futuro e che in questa stagione sta vedendo sbocciare giovani molto interessanti. A partire dai due portieri che in Serie B si stanno facendo valere: Leali , sempre più in evidenza al Lanciano e Nocchi , che si sta conquistando spazi nella Juve Stabia. Ma c’è anche il sorprendente Chibsah , il centrocampista che è uno dei segreti della grande cavalcata del Sassuolo, dove non smette di segnare Boakye , l’altro bomber in comproprietà con il Genoa. E attenzione anche a Masi , che nel corso dell’ultima estate si era già fatto apprezzare con la maglia della Juventus in più di un’amichevole e che con la maglia della Pro Vercelli sta confermando le sue qualità.
L’APPUNTAMENTO A parte i due attaccanti, nessuno di loro è destinato a tornare alla Juventus nel mercato di gennaio, ma per qualcuno il futuro verrà valutato con attenzione in estate: la possibilità di completare la rosa con talenti low cost è ghiotta, anche se Marotta, al solito, cercherà di prendere le decisioni per favorire la crescita dei più giovani, senza costringerli a troppe panchine torinesi. L’esempio di Paul Pogba , tuttavia, è un segnale da non sottovalutare: la Juventus di domani mischierà sempre di più i campioni ai giovani talenti, come i grandi club europei fanno già da un po’.