Under 21 domani contro il Liechtenstein.
Il progetto Mangia conquista Immobile.
"Cura dei dettagli e idee chiare".
El Shaarawy sarà impiegato come esterno.
(Gazzetta dello Sport)

Il difensore ora in forza al Genoa.
Ferronetti racconta la sua verità sulla sua "fuga" dal Torino.
“A Torino mi hanno preso senza conoscermi: non c’era sintonia tra le idee di chi guida la squadra e la società”. Quaranta giorni dopo quel clamoroso addio al Toro, Damiano Ferronetti racconta la sua verità su quella “fuga” nell’ultimo giorno del ritiro di Sappada con tanto di rescissione contrattuale.

Togliendosi qualche sassolino e provando a fare luce su quello che nel mondo granata viene ancora visto come il mistero Ferronetti, il nuovo giocatore del Genoa chiarisce per la prima volta che cosa è successo con Ventura e Cairo. “Avevo firmato un contratto di due anni ed era un buon contratto – spiega il difensore romano durante la conferenza stampa di presentazione in rossoblù -, ma dopo una settimana l’ho rescisso perché non c’erano più i presupposti per andare avanti”.

Nel Toro erano emersi problemi tra Ferronetti e lo staff tecnico di Ventura per i carichi di lavoro: il giocatore era sotto osservazione per i gravi infortuni patiti in carriera, ma allo stesso tempo sembrava non essersi integrato nella squadra. O forse aveva compreso che non sarebbe stato titolare. “Si è parlato molto di questa storia e ho letto cose non vere – replica Ferronetti – ed è stata messa in discussione la mia professionalità: io non ho reclamato per i lavori duri e mi sono sempre allenato. Ho avuto tanti infortuni, ma se sono tornato a buoni livelli è grazie alla mia costanza e alla mia voglia di lavorare”. L’ex granata rivendica la propria scelta. “Non è da tutti rescindere perché potevo stare lì e fare il parassita per due anni: non giocare e prendermi i soldi. Ma io non sono fatto così, sapendo che rischiavo di non trovare più squadra. Infatti il Genoa è arrivato all’ultimo giorno di mercato”.