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Immobile, il re del gol fa 30 anni: da sogno con la Lazio, in debito con l'Italia
VOGLIA DI RIVALSA - La voce narrante cambia, non è più quella di Nick Carraway, ma quella più familiare di Marco Sommella, suo agente, che stamattina, a Radio Incontro Olympia, ha parlato proprio del 17 biancoceleste: "La Nazionale? Il suo ultimo tabù da sfatare. Dal Mondiale in Brasile fino allo spareggio con la Svezia, passando per l'Europeo. Immobile ha questa macchia che vuole superare". Ed è qui che Immobile diventa Ciro, la grande speranza azzurra. Sì, perché tutti i tifosi italiani sognano con questo Immobile a guidare la Nazionale di Mancini.
GIOCA IN CASA - 10 gol in 39 partite con la maglia dell'Italia. Titolare nel doppio confronto con la Svezia, con un San Siro che ricopre di fischi l'allora Nazionale di Ventura, un Europeo con Conte da comparsa, un Mondiale con Prandelli dove gioca un minuto esatto in meno rispetto all'Europeo 2016 (89 minuti contro 88), un'esperienza che si racchiude in una sola parola: tabù. Ma ora è un Immobile diverso, trascinatore e trascinante, che gioca in casa, a Roma, la meta scelta anche per la sua metà, vicino alla sua Napoli ma anche alla Pescara di Jessica. Quella Pescara in cui ha trovato l'amore della sua vita e si è mostrato all'Italia intera, con Insigne e Verratti, amici e compagni d'azzurro. Eccola, la voce del Grande Gatsby che torna. Ora è quella di Tom Buchanan: "Vuoi stare in panchina o vuoi entrare in campo?". In campo, in campo. Per fare gol. Come sempre. Ancora Tom: "La vita la devi dominare se sei uomo". E Ciro, a 30 anni, è uomo. Uomo e bomber. Uomo, bomber e dominatore dell'area di rigore. Nuovo attacco di voce narrante, di nuovo Nick Carraway: "Ciro, non si può ripetere il passato". No, in Azzurro no. E' da migliorare, non da ripetere. Nick ha ragione. E Ciro il Grande lo sa.
@AngeTaglieri88