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  • Imbattuta da 431 minuti: questa è Juve

    Imbattuta da 431 minuti: questa è Juve

    Juve, adesso i conti tornano. In campionato come in Champions, non è solo la serie di vittorie consecutive a far ben sperare per presente e futuro. Ma anche e soprattutto una rinnovata solidità difensiva, che in un contesto dove servivano disperatamente punti di riferimento è riuscita a far tornare l'unico conto possibile per imbastire una stagione di successi: un conto che dice “zero” alla voce gol subiti, da ormai 431 minuti più recupero. Dalla rete di Maccarone ad Empoli sembra passata un'eternità, quello di Bonucci è rimasto l'ultimo regalo agli avversari dopo mesi di insolita generosità da parte di quella che è tornata ad essere una delle difese più forti d'Italia e forse d'Europa. Tanto forte da costringere in panchina anche nei momenti di crisi un giocatore come Rugani, che continua ad essere inseguito e corteggiato insistentemente anche da Napoli e Arsenal. È tornata la normalità insomma, l'anomalia era semmai quella che vedeva Chiellini e Bonucci commettere errori pesanti, andando a picco con una barca che tra settembre e ottobre ha fatto acqua un po' da tutte le parti.

     

    FATTORE MARCHISIO  - La miglior difesa è l'attacco, recitava un vecchio adagio. Il rinnovato equilibrio non va quindi individuato solo nella ritrovata difesa a tre, invocata e ottenuta dalla stessa squadra durante uno dei tanti confronti avuti con Allegri e lo staff tecnico in questa prima parte di stagione, inizialmente tormentata ed ora finalmente incoraggiante. Certo, in questa maniera i meccanismi del trio Barzagli (ottimo anche nei momenti difficoltà)-Bonucci-Chiellini sono oliati ed automatici ormai da anni, ma nella passata stagione anche la linea a quattro ha sempre fornito risposte convincenti. Più decisiva è stata l'individuazione di una formazione titolare che al di là di piccoli cambiamenti dettati da un turnover fisiologico (vedi alternanza Evra-Alex Sandro) ha finalmente asssunto una fisionomia stabile, anche forzatamente a causa dei tanti infortuni. La coppia Dybala-Mandzukic in attacco vede nel croato un autentico primo difensore, protagonista com'è di un lavoro continuo in fase di non possesso che adesso sta facendo la differenza. E se Sturaro è riuscito almeno in questa fase a non far rimpiangere Khedira, va individuata nella presenza di Marchisio davanti alla difesa il definitivo tassello mancante nella prima parte di stagione: 12 le presenze ufficiali del Principino, appena 4 le reti subite che hanno portato ad appena due pareggi. Nelle nove gare in cui è rimasto fuori, invece, la media è stata di un gol subito a partita. Evidentemente non un caso, ma che non cambia le strategie di mercato: nonostante la sua fondamentale importanza davanti alla difesa, è proprio in cabina di regia che si sta cercando un elemento in grado di fare la differenza e allo stesso tempo riportare Marchisio nel suo ruolo originario di mezz'ala. Ma questa è un'altra storia: quella di queste ultime settimane è anche quella che più piace a Gigi Buffon, tornato a vivere partire da zero parate o poco più...

    Nicola Balice
    @NicolaBalice


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