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Ilary Blasi tende la mano a Totti: 'La porta è sempre aperta, siamo genitori'. Poi la battuta sul libro...
"Rivivere la mia esperienza (il tradimento dell'ex capitano della Roma Francesco Totti, ndr) è stato come una seduta dallo psicoterapeuta. Mi è sembrato di liberarmi ancora, mi ha fatto bene. Ho sensazioni miste, a volte malinconia, nostalgia, tenerezza, altre volte gratitudine. Di fatto è stato un bel matrimonio, rifarei tutto ciò che ho fatto. Non ho rimpianti. Quando non si presentò al mio compleanno con una scusa di lavoro fu un segnale forte, una delusione. A volte queste delusioni, le ferite, ti permettono di voltare pagina rapidamente".
SE SI RISPOSEREBBE - "Oggi guardo avanti, non più indietro, è iniziata una nuova vita. Si cresce, si evolve, si cambia, si diventa donne, più mature. Credo ancora nell'amore, anche nel matrimonio. Perché mettere limiti in una relazione?"
FINITA - "Si poteva fare tutto in modo diverso. Io brancolavo nel buio, non capivo cosa stesse succedendo. Avrei preferito fare diversamente, il primo a non lavare i panni sporchi in casa è stato lui con l'intervista al Corriere. Mi viene da ridere pensando all'accusa di avere avuto una relazione aperta, mi ha ferito. Era aperta forse solo da una parte. Se Francesco pensava che fosse una relazione aperta, poteva accettare il caffè o il dubbio del tradimento. Non era aperta"
LA RELAZIONE CON IOVINO - "C'è una causa in corso con Francesco e non è una bella causa. Mi viene da ridere perché le relazioni intime sono diverse. L'intervista non mi ha sorpresa, Cristiano è stato citato da Francesco come test. Lo ringrazierò sempre perché, come ha detto lui, a settembre 2022 venne al Ronin, alla festa della mia agente. Mi fece delle rivelazioni sul passato di Francesco che mi hanno aperto gli occhi definitivamente".
TENDE LA MANO - "I miei figli hanno trovato un equilibrio. Ci siamo abituati a vivere in 4. Ho una famiglia numerosa, a casa mia c'è sempre movimento. Invito Francesco a cena a casa. Mi auguro che verrà. Gli tendo la mano, è chiaro che non siamo più una famiglia standard, però saremo per sempre genitori. Bisogna abituarsi a questa nuova realtà. La porta di casa è sempre aperta. Magari leggerà il mio libro, non lo so, lui che legge un libro... (ride, ndr) Credo che mi adatterei".