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  • Mauro Petito
    Il Vesta come il Chievo, un quartiere per scrivere la storia. Il pres Comandini a CM: 'Siamo la rivoluzione del calcio'

    Il Vesta come il Chievo, un quartiere per scrivere la storia. Il pres Comandini a CM: 'Siamo la rivoluzione del calcio'

    • Francesco Guerrieri

    Avete presente il Chievo? Ua piccola squadra di un quartiere di Verona in Serie A, un sogno. Ecco, la storia del Vesta è più o meno simile. Siamo a Roma, zona Corso Trieste. La strada per la Serie A è ancora lunga, ma il presidente Gian Luca Comandini ha già fissato il prossimo obiettivi: “Entro quattro o cinque anni voglio arrivare in Serie D”, racconta nella nostra intervista a Calciomercato.com.

    Come nasce l'idea di prendere il Vesta?
    "E nata durante il periodo del Covid due anni e mezzo fa, quando decido di salvare la squadra dell'oratorio in cui giocavo da bambino e portarla a diventare il terzo polo sportivo della capitale dopo Roma e Lazio".


    E ci stai riuscendo?
    "Al momento siamo a buon punto, stiamo rispettando la tabella di marcia: il prossimo anno giocheremo in Prima Categoria, ma il mio obiettivo è scrivere la storia scalando le categorie a suon di record".

    Quali sono gli altri obiettivi?
    "Ho grandi progetti, abbiamo anche giovanili e centro sportivo e presto avremo uno stadio tutto nostro".

    Raccontaci di più.
    "Anni fa avevo scoperto che a Roma Nord, era stato costruito uno stadio per le Olimpiadi, poi mai più aggiudicate e così quello stadio fu abbandonato. Nel frattempo quella zona divenne comune di Fonte Nuova, ma nessuno aveva più pensato a quello stadio. Così sono andato a parlare col sindaco facendo un accordo nel quale io mi impegno a sfruttare quello stadio non solo a scopo sportivo ma anche ludico, organizzando concerti e spettacoli. Entro il 2023 finiremo i lavori che renderanno lo stadio omologabile".

    Il Vesta come il Chievo, un quartiere per scrivere la storia. Il pres Comandini a CM: 'Siamo la rivoluzione del calcio'

    Un grande traguardo.
    "Sarà il secondo stadio più grande di Roma dopo l'Olimpico, anche più del Flaminio. Un impianto sportivo hi-tech, con automazioni e analisi dei dati al centro di tutto, che verrà studiato e sviluppato da Mexedia, già sponsor della Roma e attuale partner tecnologico del Vesta. Con il nostro progetto siamo riusciti ad attrarre brand e multinazionali che fatturano milioni e non si erano mai avvicinati al calcio dilettantistico prima di oggi".

    Qual è il piano?
    “Io metto a loro disposizione l’impianto per giocare e disputare anche gare di campionati di Serie D e Lega Pro, in cambio chiederò a queste importanti realtà di girarci giocatori che loro scartano e aiutarci a salire ancora più in fretta. Spesso calciatori messi da parte o non ancora sbocciati hanno solo bisogno di sbloccarsi mentalmente e trovare un progetto ambizioso da sposare”.

    Siamo in tempo di calciomercato, come vi state muovendo?
    "Intanto per strutturarci ancora meglio da questo punto di vista abbiamo preso Giuseppe Zottola nel ruolo di direttore generale. Dopo tre anni alla Pro Calcio Tor Sapienza si è dimesso per venire da noi".

    Che strategia avete?
    "Ho chiesto in giro chi fossero i giocatori più forti nella regione e li ho incontrati tutti, uno per uno, per raccontargli il progetto. Molti di loro hanno accettato di salire sul nostro carro, il loro entusiasmo mi ha emozionato".

    Facci qualche nome.
    "In squadra avremo il capocannoniere dell'Eccellenza Nico Federici, Erik Vasta, molto conosciuto a Roma, e il difensore Alessandro Lunghi che diventerà un elemento chiave della squadra. Inoltre abbiamo l'ex Lazio Mangerini e c'è un altro ex biancoceleste, Ettore Mendicino, che sta valutando il progetto. Da poco abbiamo chiuso un altro colpo".


    Chi?
    "Mattia Liverani, figlio di Fabio e stesso ruolo del padre. È uno dei 2004 più forti in circolazione, viene dall’Eccellenza ed è un onore che abbia deciso di crescere con noi. Lui, come tanti altri, hanno capito che insieme al Vesta possono entrare nella storia di Roma. E non solo…”.

    Il Vesta come il Chievo, un quartiere per scrivere la storia. Il pres Comandini a CM: 'Siamo la rivoluzione del calcio'

    In che modo li hai convinti?
    "Innanzitutto spiegando loro che quello che stiamo facendo è un qualcosa di mai visto prima, poi nei contratti ho deciso di mettere molti bonus legati a obiettivi e record".

    Per esempio?
    "Quest'anno voglio scrivere la storia, battere ogni tipo di traguardo. Il bomber Federici, per esempio, punta a superare i 43 gol in campionato, record assoluto nella storia della Prima Categoria. Se ci riuscirà, avrà un bonus". 

    Il Vesta è molto attivo anche sui social.
    "Stiamo pensando di trasmettere le partite della prossima stagione in streaming sui nostri canali. Inoltre abbiamo un team Esports che ha vinto campionato italiano, europeo ed è uno dei 40 team più forti in Europa. Da quest'anno, saremo presenti anche sul calcio a 5 dove avremmo potuto partire dalla Serie B, ma ho preferito costruire una squadra da B partendo due categorie più sotto".

    @francGuerrieri 


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