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Il Verona inguaia il Brescia: Juric, che coraggio. Balotelli, un gol al razzismo
IL VAR CORREGGE - Il Verona reagisce, ci prova con Zaccagno che arriva con un pizzico di ritardo all’appuntamento con il gol e su cross dalla destra si tuffa in ritardo e di testa manda a lato un bel pallone da aggredire con maggiore convinzione. C’è tempo anche per l’intervento del Var, che corregge l’errore dell’arbitro Mariani, che ammonisce per la seconda volta Mangraviti e assegna un rigore al Verona per fallo del difensore bresciano su Salcedo. In realtà il Var dimostra come l’intervento di Mangraviti sia pulito sul pallone e il fischietto torna sui suoi passi. Si va all’intervallo sullo 0-0.
FURIA BALOTELLI, PRIMO GOL IN A PER SALCEDO - Al rientro dagli spogliatoi subito grandi emozioni. Il Verona passa subito in vantaggio sull’asse Veloso-Salcedo: il centrocampista batte magistralmente il calcio d’angolo e il classe 2001 incorna mettendo il pallone alle spalle di Joronen. Al 50’ un episodio che farà discutere: Balotelli, in possesso del pallone, si ferma improvvisamente e scaglia la sfera contro la curva di casa perché offeso da cori a sfondo razzista. Seguono attimi concitati con l’attaccante bresciano che minaccia di lasciare il campo. Mariani ferma la partita e lo speaker ammonisce il pubblico minacciando la sospensione del match.
LA REGOLA DEL CALCIO - Il Brescia spinge sull’acceleratore, il Verone riparte in contropiede. Balotelli su punizione impegna Silvestri, Romulo spreca una grande occasione per il pareggio e Verre in contropiede calcia a giro sul secondo palo ma non trova la porta. Al minuto 80’ è Balotelli a sprecare la palla gol più ghiotta, lisciando il pallone a pochi passi dalla porta. La regola del calcio non si smentisce: gol mangiato-gol subito: Pessina, entrato per Veloso, incrocia il mancino che sfila sotto le gambe di Cistana e si spegne in porta per il 2-0. Ci sarà tempo per l’ultima reazione d’orgoglio degli ospiti, con Balotelli, ancora lui, che questa volta trova una gran conclusione che si infila all’incrocio. Al triplice fischio è 2-1 per i padroni di casa.
IL CORAGGIO DI JURIC, LA SFORTUNA DI CORINI - Sfortunato Corini, la sua squadra spreca tantissime occasioni e non raccoglie quanto dovrebbe. La posizione del tecnico è sempre più a rischio, la squadra gioca un buon calcio e produce molto, ma i risultati non sono dalla sua parte. Può invece gioire Juric, il suo Verona era dato per spacciato a inizio campionato e invece la squadra mette in campo la grinta e il coraggio del suo tecnico, che oggi ha affidato l’attacco a un classe 2001, quel Salcedo che ha aperto le danze e dato un contributo decisivo per la vittoria e i conseguenti tre punti.
Hellas Verona-Brescia 2-1 (0-0)
Marcatori: 9' s.t. Salcedo; 35' Pessina (HV); 39' Balotelli (BS)
Assist: 9' Veloso (HV)
Hellas Verona (3-4-2-1): Silvestri;Rrahmani, Kumbulla (16' p.t. Dawidowicz), Empereur; Faraoni, Veloso (9' s.t. Pessina), Amrabat, Lazovic; Verre, Zaccagni; Salcedo (34' Stepinski). All. Juric
Brescia (3-5-2): Joronen; Mangraviti (1' s.t. Ndoj), Cistana, Martella (36' s.t. Curcio); Sabelli, Bisoli, Tonali, Romulo, Mateju; Donnarumma (31' s.t. Matri), Balotelli. All. Corini
Arbitro: Mariani
Ammoniti: 5' p.t. Martella (B), 9' p.t. Mangraviti (B), 19' Empereur (B), 36' p.t. Mateju (B), 6' s.t. Balotelli (B), 48' s.t. Tonali (B)
Espulsi: fine partita Matri (B)