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    Il Venezia torna in Serie A! La cura e i record di Vanoli e Pohjanpalo: un progetto made in USA

    Il Venezia torna in Serie A! La cura e i record di Vanoli e Pohjanpalo: un progetto made in USA

    • Gabriele Stragapede
    Coerenza e consapevolezza. Il Venezia non ha cambiato di una virgola il suo progetto ed è stato ripagato da una meritata quanto incredibile promozione in Serie A. Dopo che la sconfitta contro lo Spezia, unita al pareggio casalingo del Como contro il Cosenza, aveva privato i lagunari del ritorno nel massimo campionato italiano dopo solo due anni di purgatorio vissuti in cadetteria, a seguito della retrocessione registrata al termine dell’annata ‘21/’22, ecco che la strada seguita ai playoff ha permesso agli arancioneroverdi di tornare in massima serie. L'arrivo in panchina di Paolo Vanoli ha rappresentato l'arma con cui fermare l'emorragia della caduta libera post retrocessione, che nel primo scorcio del 2022/2023 aveva portato i veneti sull'orlo del baratro anche in B.

    LA CURA VANOLI - Dietro ai goal di Pohjanpalo e di un Venezia che ha centrato la Serie A, c'è la regia di mister Vanoli. Il tecnico, approdato in Laguna dopo l'esperienza vissuta in Russia al timone dello Spartak Mosca, in un'intervista a Cronache di Spogliatoio, ha svelato il segreto della rinascita del club veneto: "Il mio orgoglio qui a Venezia è stato far crescere questi ragazzi. Sono arrivato che eravamo penultimi e gli ho detto: 'Peggio di così non possiamo, andate e divertitevi'. Siamo riusciti a fare qualcosa di straordinario. Sono dati oggettivi. La differenza oggi è saper stare in alto, lo dico ai ragazzi: è ancora una fatica, lo vedo, subentra il nervosismo che non ti viene il risultato o vorresti stare sempre lì. Questo è il nostro prossimo passaggio che stiamo facendo attraverso le fatiche".

    POHJANPALO PROTAGONISTA ASSOLUTO – Ma a una guida tecnica tanto sapiente, va unito il talento di un bomber di tutto rispetto. Una combo che, al nome di Vanoli, unisce quello di Joel Pohjanpalo. L'attaccante finlandese è il simbolo delle ambizioni arancioneroverdi, condite da un mix 'esotico' che da incognita si è rivelato il cocktail per trascinare il Venezia al terzo posto in classifica. A condurre i lagunari tra le acque di un campionato storico è il 'vichingo' Pohjanpalo, che ai 19 goal dello scorso anno ne ha affiancati i 23 di quest’annata tra tutte le competizioni, con i quali è diventato il recordman di gol in una singola annata con questa divisa. Il suo sogno personale è stato raggiunto: desiderava con tutto se stesso riportare questa piazza in A. Ed è proprio quel campionato che ora potrà finalmente disputare, anche se chissà con quale maglia (Parma e Lazio hanno avviato i primi contatti). Ma Pohjanpalo rimarrà sempre il leader di una rosa rinata dalle sue ceneri.

    LA RINASCITA - Un campionato straordinario: 70 punti in 38 partite, 21 vittorie, 69 gol fatti e 46 subiti, grazie al lavoro incredibile di Vanoli. Il Venezia si è dimostrato solido, frizzante, intraprendente, cinico quando serviva, frutto dell’immenso lavoro da parte di tutto lo staff tecnico e da parte di tutto il comparto dirigenziale che hanno permesso alla società veneta di tornare nel calcio italiano che conta. E pensare che questa squadra era arrivata a un passo dal ritrovarsi nel baratro della Serie C: prima dell’arrivo di Vanoli, il Venezia stava vivendo un periodo pessimo, ritrovandosi nelle acque più calde della graduatoria. Arriva Vanoli e la musica cambia, portando a un 8° posto che è valso i playoff. Ma la magia è arrivata quest’anno: Vanoli, con i suoi 70 punti, ha scavalcato Prandelli, che nel 2001 in B arrivò a 69 finendo quarto, e Novellino che nel 1998 si fermò a 64 (ma chiuse al secondo posto), entrando di diritto nella storia arancioneroverde.

    IL PERCORSO PLAYOFF – Una storia che è proseguita con uno splendido percorso durante i playoff, con la squadra di Vanoli che, complice il posizionamento in classifica nella stagione regolare, ha goduto del ritorno delle sfide in casa. La carica del pubblico veneto ha lanciato i lagunari alla vittoria in semifinale per 2-1 sul Palermo, un successo ottenuto dopo lo 0-1 inflitto al Barbera. Il primo atto della finale ha visto il Venezia pareggiare per 0-0, prima di vincere questa sera per 1-0, un risultato che ha regalato la meritata promozione alla formazione di Vanoli. Ora il futuro può dire Torino per Vanoli, ma il progetto Venezia non cambia.

    IL PROGETTO NON CAMBIA - Il club - capitanato dal newyorkese Duncan Niederauer - ha perseverato anche quando chiunque pensava urgesse modificare la rotta, dimostrando di credere nelle sue idee. Ma ora c’è un futuro da sistemare: serve risolvere il rebus societario. In sintesi, il presidente Niederauer deve trovare capitali freschi da iniettare in società e scongiurare così guai grossi a fine stagione (a giugno, al di là della categoria, il Venezia rischia di non avere i conti in ordine per potersi iscrivere). Diventa fondamentale risolvere questo aspetto per garantire alla squadra la sicurezza necessaria, anche se finora non è mai mancata: gli stipendi sono stati sempre pagati regolarmente, mettendo così al riparo la società da possibili penalizzazioni nel corso del campionato. Adesso Niederauder deve sistemare in fretta la problematica, prima di pensare al prossimo campionato, che sarà in A. Senza Vanoli (e forse Pohjanpalo) servirà agire intelligentemente sul mercato. Ma, nel frattempo, che parta la festa: bentornato in Serie A Venezia!

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