Il Venezia degli stranieri sogna la Serie A: Pohjanpalo e Vanoli simboli del progetto
L'arrivo in panchina di Paolo Vanoli ha rappresentato l'arma con cui fermare l'emorragia della caduta libera post retrocessione, che nel primo scorcio del 2022/2023 aveva portato i lagunari sull'orlo del baratro anche in cadetteria.
Guida tecnica più bomber: una combo che, al nome di Vanoli, unisce quello di Joel Pohjanpalo. L'attaccante finlandese è il simbolo delle ambizioni arancioneroverdi, condite da un mix 'esotico' che da incognita si è rivelato il cocktail per trascinare il Venezia al secondo posto in classifica.
IL PROGETTO NON CAMBIA - Il club - capitanato dal newyorkese Duncan Niederauer - ha perseverato anche quando chiunque pensava urgesse modificare la rotta, dimostrando di credere nelle sue idee. E i risultati, da deludenti, sono diventati da stropicciarsi gli occhi. Dalla paura di finire in C di un anno e qualche mese fa, ad una promozione diretta a portata di mano, seppur da contendere a rivali di qualità come Como e Cremonese: scenari ribaltati e ritorno in A, ad 8 giornate dal termine, più che possibile.
POHJAN...GOL - A condurre i lagunari tra le acque di un campionato storicamente impervio e ricco di insidie è il 'vichingo' Pohjanpalo, che ai 19 goal dello scorso anno ne ha affiancati altrettanti ma con ancora 8 partite da giocare.
Il finlandese, divenuto virale per aver celebrato un poker bevendo la birra di un tifoso, ai canali ufficiali della federcalcio scandinava ha dimostrato tutto il suo attaccamento al Venezia.
"La stagione è cominciata bene, ma poi ho avuto un piccolo problema alla pianta del piede col quale ho dovuto lottare a lungo. A dire il vero, forse ci ho giocato un po' troppo su. Dopo la partita di San Marino, a novembre, mi hanno detto di fermarmi e mi sono preso una pausa".
"Successivamente tutto è tornato perfetto, ho giocato tante partite di seguito e non ho avuto più alcun fastidio. Anzi, ho segnato tanti gol e siamo arrivati al secondo posto in campionato, quindi mi sembra che stia andando tutto molto bene. Col Venezia spero di continuare così e raggiungere l'obiettivo Serie A, realizzando il nostro sogno".
LA CURA VANOLI - Dietro ai goal di Pohjanpalo e di un Venezia in piena corsa per la A diretta, c'è la regia di mister Vanoli. Il tecnico, approdato in Laguna dopo l'esperienza vissuta in Russia al timone dello Spartak Mosca, in una recente intervista a 'Cronache di Spogliatoio' ha svelato il segreto della rinascita veneta.
"Il mio orgoglio qui a Venezia è stato far crescere questi ragazzi. Sono arrivato che eravamo penultimi e gli ho detto: 'Peggio di così non possiamo, andate e divertitevi'. Siamo riusciti a fare qualcosa di straordinario. Sono dati oggettivi. La differenza oggi è saper stare in alto, lo dico ai ragazzi: è ancora una fatica, lo vedo, subentra il nervosismo che non ti viene il risultato o vorresti stare sempre lì. Questo è il nostro prossimo passaggio che stiamo facendo attraverso le fatiche".
"Si vince con il gruppo, che ci siano stranieri o italiani. Ho fatto vedere una foto di Veron e Simeone, lui diceva che 'Fuori dal campo ci odiavamo, ma se qualcuno in campo toccava un mio compagno lo ammazzavamo'. Questo è il succo. L’importante è l’obiettivo comune. Lo dico ai ragazzi: 'Non mi interessa se fuori siete amici, ma quando venite qui siamo una squadra'".
ANDARE IN A SI PUÒ - Il colpo grosso di Palermo ha aumentato le chances di promozione diretta del Venezia, la cui autostima ha toccato decibel elevatissimi forti di una classifica che dopo 30 giornate vede i lagunari secondi nell'appassionante corsa a tre con Como e Cremonese. Cremonese che i veneti affronteranno il 26 aprile, al 'Penzo', nel trentacinquesimo turno.
Il prossimo impegno dopo la sosta, invece, vedrà la squadra di Vanoli ospitare la Reggiana. Con l'obiettivo di non fermarsi.