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Il Var è una vergogna anche in Europa: paga la Roma, ma che fanno gli arbitri?
Stavolta ha pagato la Roma. Un conto salatissimo: eliminata dalla Champions perché il Var, dopo avere richiamato l'arbitro Cakir affinché concedesse un (assolutamente legittimo) rigore al Porto per fallo di Florenzi, non ha fatto lo stesso per un intervento su Schick altrettanto evidente.
La questione è doppia. Numero uno: come può il Var (il polacco Marciniak) non essersi reso conto che l'attaccante della Roma è stato messo giù in area? Numero due: perché non ha consigliato comunque a Cakir di andare a vedere le immagini, affinché fosse l'arbitro a prendere la decisione ultima, finale, decisiva? Si era allo scadere di centoventi minuti, il momento era clamorosamente decisivo. Invece niente: una vergogna.
Purtroppo il problema arbitrale sta diventando gigantesco ed è opportuno che tutto il mondo del calcio ne prenda atto. In Italia, in Europa, nel mondo. Dal presidente della Fifa, Infantino, fino al presidente dell'Aia, Nicchi, passando per una lunga serie di personaggi coinvolti in queste brutte storie: Ceferin, numero uno della Uefa, e i capi degli arbitri a livello internazionale, gli italiani Collina e Pairetto.
Così non si può certamente andare avanti. Finché non c'era la moviola in campo, gli errori - anche i più gravi - erano in una certa misura accettabili, o comunque si poteva provare a digerirli. Così, no.
@steagresti