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Il triste en-plen di Pioli: il tracollo con l'Inter rischia di chiudergli anche le porte della Fiorentina
Se la proprietà cinese dell’Inter aveva dei dubbi su Stefano Pioli, l’ultimo week end di campionato, con la rovinosa sconfitta del “Franchi”, non ha fatto altro che alimentarli: la formazione nerazzurra è scivolata addirittura a -15 dalla zona Champions, fino a poche settimane fa nel mirino, e rischia forte anche di guardare l’Europa League da casa. Non che la seconda manifestazioni europea per club faccia così tanta gola a Suning e company, ma certo un finale di stagione in linea con il recente trend rischia di sigillare un rapporto ormai incrinato tra le parti.
A Firenze però, a Pioli ci pensano e ci pensavano eccome: era lui il designato a sostituire Sousa a stagione in corso qualora la Fiorentina avesse deciso per l’esonero del portoghese nello scorso autunno. Ed è (o almeno era fino a sabato) lui uno dei candidati forti alla panchina viola, insieme a Eusebio Di Francesco. Il testa a testa fra i due va avanti, con sorpassi legati un po’ all’umore del momento e ai rispettivi risultati di Inter e Sassuolo, ferma restando la difficoltà nel fare programmi su due nomi sotto contratto. Lo sconcertante 5-4 con cui l’Inter si è arresa alla Fiorentina però, rischia di aver turbato anche la dirigenza gigliata; nonostante Pioli a Firenze, da avversario, abbia spesso fatto bene, nella mente resta l’ultima recita come spesso accade.
Se lo sfaldamento della sua squadra (2 punti nelle ultime 5, dopo i 37 nelle prime 16 uscite) sembra testimoniare quasi un abbandono dei calciatori nei confronti del tecnico, l’andamento della partita e le evidenti difficoltà registrate in fase difensiva, potrebbero aver causato a Pioli anche una perdita in ottica futura. L’allenatore emiliano rischia il triplo k.o. in sostanza: già persa la partita sul campo, sulla via della sconfitta (tradotta in esonero a fine stagione) anche l’avventura nerazzurra e a questo punto in rialzo anche le probabilità di disfatta nel casting per la panchina della Fiorentina.
A Firenze però, a Pioli ci pensano e ci pensavano eccome: era lui il designato a sostituire Sousa a stagione in corso qualora la Fiorentina avesse deciso per l’esonero del portoghese nello scorso autunno. Ed è (o almeno era fino a sabato) lui uno dei candidati forti alla panchina viola, insieme a Eusebio Di Francesco. Il testa a testa fra i due va avanti, con sorpassi legati un po’ all’umore del momento e ai rispettivi risultati di Inter e Sassuolo, ferma restando la difficoltà nel fare programmi su due nomi sotto contratto. Lo sconcertante 5-4 con cui l’Inter si è arresa alla Fiorentina però, rischia di aver turbato anche la dirigenza gigliata; nonostante Pioli a Firenze, da avversario, abbia spesso fatto bene, nella mente resta l’ultima recita come spesso accade.
Se lo sfaldamento della sua squadra (2 punti nelle ultime 5, dopo i 37 nelle prime 16 uscite) sembra testimoniare quasi un abbandono dei calciatori nei confronti del tecnico, l’andamento della partita e le evidenti difficoltà registrate in fase difensiva, potrebbero aver causato a Pioli anche una perdita in ottica futura. L’allenatore emiliano rischia il triplo k.o. in sostanza: già persa la partita sul campo, sulla via della sconfitta (tradotta in esonero a fine stagione) anche l’avventura nerazzurra e a questo punto in rialzo anche le probabilità di disfatta nel casting per la panchina della Fiorentina.