Il Torino per la A:| I singoli per la riconferma
Per un Toro che tenta la fuga decisiva verso la serie A, ce n'è un altro che è sotto esame e deve dare risposte in ottica futura. È il Toro dei 'precari', ovvero dei prestiti e dei giocatori in scadenza e che da oggi avranno di fronte a loro dieci partite per convincere la società di via Arcivescovado a riconfermarli nella massima serie.
SOTTO ESAME - In questo Toro non contano i singoli? Sì, ma questo gruppo è composto da individualità che devono ancora dare concrete risposte in ottica futura. I nomi sono tanti e non di secondo piano: se tra i pali, per la prossima stagione, si ripartirà da un nome 'nuovo', in difesa sono invece in tanti a giocarsi ancora la riconferma. Per Ogbonna deciderà il mercato, ma per altri no: Di Cesare e Glik (Pratali è in scadenza e non resterà) devono attestarsi su alti livelli di continuità in queste ultime dieci partite di campionato. Lo stesso vale per D'Ambrosio, che ha dato meno dei colleghi Darmian e Parisi (mentre Zavagno non rinnoverà). A centrocampo, dopo una metà di stagione incredibile, inizia a destare qualche dubbio Iori: il suo calo, per non dire crollo, non lascia tranquilli i vertici granata. In mediana il discorso cambia per Vives e Basha: per loro la riconferma pare quasi scontata, a differenza di De Feudis. Sugli esterni i nodi sono legati alle prestazioni dei singoli in questo finale di stagione: Oduamadi e Verdi sono per ora rimandati, rispettivamente a causa di discontinuità e infortuni. Stevanovic, nonostante il recente e comprensibile calo, è invece promosso a pieni voti, così come Guberti, per il quale il recupero pare essere stato miracoloso. Per Surraco, infine, queste dieci gare saranno un vero e proprio esame: se l'uruguaiano non si dimostrerà all'altezza, sarà inevitabilmente 'tagliato' dalla prossima rosa granata. Allo stesso modo, in attacco, questo discorso varrà anche per Meggiorini, che convince solo Ventura finora. Con Sgrigna e Antenucci promossi, l'ultimo dubbio riguarda Bianchi, anche se per lui (come per Ogbonna) sarà il mercato a deciderne il futuro.
QUOTA 80: BASTERA'? - Questi discorsi, in ogni caso, diventeranno validi solo qualora il Toro dovesse tornare in serie A. Il passo è tornato ad essere quello giusto, ma al traguardo mancano ancora dieci sfide: in casa granata dovranno ancora transitare Reggina, Sassuolo, Crotone, Padova e Modena, mentre fuori casa, la compagine di Ventura dovrà affrontare Empoli, Bari, Livorno, Pescara ed Albinoleffe. L'obiettivo del Toro resta quota 80 punti, anche se ad oggi, con una bagarre simile nelle zone alte della classifica, potrebbero non bastare.
(CronacaQui - Edizione Torino)