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Il Toro alla camera ardente di Sauro Tomà. Cairo: 'Ricordiamo cosa ha fatto il Grande Torino'
“L’ho incontrato in alcune occasioni, una di queste era quando arrivai al Toro, poi per il centenario e tante altre volte - ha raccontato proprio Cairo - era una persona speciale, simpatica. Fu parte del Grande Torino negli ultimi due anni, giocò 40 partite ed era grande amico di Valentino Mazzola. Era un bel personaggio, a causa di un infortunio al menisco non partì per Lisbona in aereo e non fu con la squadra sul volo di ritorno che non arrivò mai, finendo a Superga la propria corsa. Sauro è sopravvissuto per altri 69 anni, ma ha quasi rimpianto tutti questi anni di non esser stato con la squadra in quel momento. Era una persona unica, speciale. La giornata di oggi è un’altra occasione per ricordare il Grande Torino e quello che fece in quei cinque anni straordinari di vittorie. Una squadra che avrebbe continuato a vincere per chissà quanto tempo se non si fosse fermata quel maledetto giorno a Superga. Una squadra unica, la prima squadra invincibile, imbattibile, del calcio italiano e forse anche di quello europeo